Riapre la «via di fuga dei Papi» di Maria Corbi

Riapre la «via di fuga dei Papi» Il restauro grazie ai fondi del Giubileo, le mura Vaticane saranno interamente percorribili Riapre la «via di fuga dei Papi» Agennaio sarà di nuovo visitabile «IlPassetto» Maria Corbi ROMA Costruito nel Medioevo il «Passetto», il corridoio fortificato tra Castel Sant'Angelo e il Vaticano, era la via di fuga dei Pupi. Negli anni è stato «dimenticato» fino ad essere chiuso perchè pericolante. (ili unici visitatori, oltre a rare visite guidate, sono stati i mendicanti che ne avevano eletto una parie a loro domicilio. E qualche ladruncolo che ci passava per arrivare alle cast' del rione Borgo. Adesso la rinascita, grazie al Giubileo, con il restauro e l'apertura al pubblico in gennaio. E per la prima volta dalla caduta dello stato pontificio, le mura Val icane saranno riaperti! in tutta la loro lunghezza nel tratto che va dal Vaticano a Castel Sant'Angelo Niccolo 111 ideo il passaggio nel 1277 e lo fece costruire in cima alle mura leonine (papa Leone IV le fece alzare in soli quattro anni a protezione della basilica di San Pietro'dopo l'impresssionante saccheggio dei Saraceni nell'845) fra i palazzi Vaticani e il Castello. La storia di questo corridoio ò piena di fughe precipitose. Papa Alessandro IV Borgia lo usò quando Poma fu invasa, nel 1494, da Carlo VIII di Francia. Nel 1527 II «Passetto» consenti a Papa Clemente VII di rifugiarsi a Castel Sant'Angelo, mentre i Lanzichenecchi iniziavano «il sacco» di Roma. Le guardie svizzero fecero scudo con i loro corpi davanti all'ingresso del passaggio. Un sacrificio che ricordano solennemente ogni anno. Il corridodio, detto anche del Borgo, fu poi strategico per Pio IX al momento di rifugiarsi a Castel Sant'Angelo in segno di protesta verso il intonato stato italiano. 1 lavori, per un totali; di circa 8 miliardi dovrano essere conclusi entro il 31 dicembre. Intanto giovedì prossimo verrà riaperto, con una cerimonia presieduta dal segretario di Stato cardinale Angelo Sodano (durante la stessa cerimonia, verrà benedetta la cappella restaurata dei santi Martino e Sebastiano, nel quartiere della Guardia svizzera, e ne vermi consacrato il nuovo altare). Il percorso di visita comincerà da Castel Sant'Angelo, sulla parte alta delle mura, allo scoperto fra i merli, per poi scendere e svolgersi in gran parte nel corridoio, quello che i Papi percorrevano in senso inverso per mot tersi in salvo. Si arriverà in Vaticano nel cortile dell'Olmo. «Non sono state trovate testimo- nianzo particolari nel corridoio coperto dei Papi», ha osservato Patrizia Marchetti, architetto della soprintendenza ai beni ambientali-architettonici di Roma, e responsabile dell'intervento. «Le maggiori curiosità sono scritte moderne, anni Quaranta, tracce che fanno pensare a quegli ospiti clandestini che erano rifugiati in Vaticano per sfuggire a nazisti e fascisti, e che forse usavano il Passetto per rifugio». Il vero problema - ha spiegato la Marchetti - sono state le mura «che erano in condizioni disastrose e che perdevano sassi in continuazione. L'ultimo intervento era stato fatto per l'Anno Santo del 1950, in cui erano stati restaurati, ricostruiti i merli. Poi l'intervento del Genio Civile cominciato nel 1986 per salvaguardare le mura». «Quando è intervenuta la soprintendenza ha continuato l'architetto - le impalcature erano quasi in abbandono, la ditta proprietaria dei ponteggi era fallita e non si sapeva neppure a chi riconsegnarli. Forse il risultato più bello dell'intervento è l'aver liberato Roma di quelle impalcature». Adesso, «liberato» il passaggio, rimane il capitolo del futuro intervento sulle mura dalla parte del Borgo Pio, un intervento che non sarà facile per tutte le case che sono state costruite attaccate al muro. ■*■,* ■ f. . ■' ' .♦irfiK w «taf: n ■ £>..v.-,;-r...v--- ■■«■-•*-—*.: Il «Passetto» fu utilizzato nel 1494 da Papa Alessandro IV Borgia quando Roma fu invasa. I lavori di restauro sono costati otto miliardi

Persone citate: Angelo Sodano, Borgia, Carlo Viii, Clemente Vii, Papa Alessandro Iv, Patrizia Marchetti, Pio Ix, Poma, Saraceni