Cicala: non sto boicottando la riforma della Costituzione di Flavia Amabile
Cicala: non sto boicottando la riforma della Costituzione IL NEOPRESIDENTE ANM LA GIUNTA UNITARIA E' ANCORA POSSIBILE Cicala: non sto boicottando la riforma della Costituzione intervista Flavia Amabile ROMA MARIO Cicala, che cosa sta succedendo? E' presidente dell'Associazione nazionale magistrati da un giorno e già è rissa. Ad aprire il fuoco di tiro delle polemiche è stato l'ex presidente della Repubblica Cossiga che la definisce «una triste alleanza di mero potere» fra «magistrati corporativi» e «magistrati militanti». «ACossiga iio risposto di persona. Le mie dichiarazioni sono state equivocate». C'è poi il Polo che sul giusto processo l'accusa di aver fatto marcia indietro e il consiglio direttivo della Camera penale di Roma che la considera un elemento di ostacolo al rinnovamento dell'ordinamento. «Già nella relazione introduttiva al Convegno di Sorrento consegnata contemporaneamente alla stampa il 22 ottobre avevo espresso "l'adesione della magistratura associata al principio del contraddittorio nella formazione della prova ed al principio secondo cui lu parte pubblico ministero e la parte difesa sono poste in condizioni di parità, entrambi enunciati nella legge di riforma dell'art. 111 della Costituzione". E alle ore 9 tli ieri mattina ho convocato la giunta esecutiva centrale dell'Anni per il giorno 10 novembre con all'ordine del giorno le "riforme legislative necessarie a seguito dell'approvazione della riforma del giusto processo". Dunque ho dato per scontata l'approvazione della riforma». 0 Sì, ma in un lancio Ansa di domenica, subito dopo la sua elezione, lei chiede «interventi legislativi per via ordinaria in tempi brevissimi» per impedire che con l'inserimento del giusto processo in Costituzione si giunga alla paralisi dei processi. «Mi pare evidente che quando sollecito interventi legislativi per via ordinaria per impedire la paralisi dei processi non sto boicottando, ostacolando o ritardando la riforma della Costituzione, ma auspico invece che tale riforma risulti efficace e vantaggiosa per i diritti dei cittadini». Giusto processo a parte, quali sono le sue priorità? «Innanzitutto la paralisi dei concorsi di accesso in magistratura che impedisce di coprire i vuoti in organico e cagiona ulteriori gravi pregiudizi ai diritti dei cittadini». L'Anni insegue da tempo l'obiettivo della giunta unitaria. Nemmeno questa volta c'è riuscita. Dove avete fallito? «All'interno dell'Anni non vi è oggi distinzione ideologica che separi i gruppi e li divida in maggioranza o opposizione anche se può accadere che la giunta esecutiva centrale sia espressa solo da alcune correnti. Il 7 novembre la corrente di Unicost ha ritenuto, ritengo a causa di sue dinamiche interne, di non indicare il presidente dell'Anni, e quindi di non entrare nella giunta». Lei rappresenta il presidente di due delle quattro correnti dell'associazione. Non rischia di essere un presidente dimezzato? «Dopo l'assemblea di Unicost convocata a febbraio si prenderà atto delle loro conclusioni in vista di una giunta unitaria nell'interesse della magistratura associata». Bastano due franchi tiratori e la giunta è in minoran¬ za. Come fronteggerà le lotte intestine? «Le prese di posizione del comitato direttivo centrale vengono assunte a seguito di un sereno dibattito attraverso cui si è sempre raggiunta una sintesi unanime, con il concorso di tutti. Nella discussione hanno ben poco peso gli schieramenti di corrente, quindi non ha alcun significato parlare di franchi tiratori, anzi mi sembra una polemica astratta». Anche quando fu eletto presidente dell'Anni nel '92 poteva contare su due correnti soltanto. Rispetto ad allora l'Anm le sembra più debole o più forte? «L'Associazione nazionale magistrati non ha alcuna forza perché non ha alcun potere. L'unico patrimonio può essere costituito dalla sua autorevolezza, ed essa avrebbe subito un ulteriore grave colpo se domenica il comitato direttivo centrale non fosse stato in grado di eleggere la giunta. Perciò mi sono dichiarato disponibile ad accettare la presidenza». fi fi Sollecito interventi legislativi per via ordinaria in modo da impedire la paralisi dei processi e rendere la riforma efficace e vantaggiosa per i cittadini j p fi fi Le priorità?Innanzitutto la paralisi dei concorsi di accesso in magistratura che impedisce di coprire i vuoti in organico creando gravi pregiudizi^ p Mario Cicala, neopresidcntc dell'Associazione nazionale magistrati A destra: l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Persone citate: Cossiga, Francesco Cossiga, Mario Cicala
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