«Dissi a Raissa: hanno fatto la cosa giusta»
«Dissi a Raissa: hanno fatto la cosa giusta» Nel decimo anniversario confermata la sentenza contro l'ultimo leader della Ddr per le vittime dei Vopos «Dissi a Raissa: hanno fatto la cosa giusta» Gorbaciov. Bush e Kohl celebrano la caduta del Muro corrispondente da BERLINO La coincidenza è casuale ma densa di simboli: la conferma della condanna a 6 anni e mezzo di carcere per Egon Krenz, ultimo capo del partito e dello Stato comunista ai tempi della Ddr. risolleva polemiche provocate dalla condanna di primo grado, 2 anni fa. E sconvolge la vigilia del decimo anniversario della caduta del Muro che ha portato a Berlino Michail Gorbaciov e l'ex presidente americano Bush, protagonisti con l'ex cancelliere Kohl di un dibattito sugli avvenimenti di 10 anni fa. Insieme a due ex membri del Politburo, Guenter Schabowski e Guenther Kleiber, l'uomo che successe a Honecker il 4 ottobre dell'89 è stato ritenuto responsabile della morte di 4 «vittime del Muro»: non soltanto i soldati che hanno fatto fuoco contro quanti cercavano di fuggire in Occidente, ma anche i leader supremi del partito dovranno pagare. A partire da quando ancora non è chiaro, anche se il portavoce del tribunale di Lipsia avverte che le porte del carcere per il sessantaduenne Krenz si apriranno «al più presto»: l'ex capo della Sed ha lasciato l'aula del tribunale dopo essersi detto «sconcertato» dal giudizio e aver confermato un ricorso al Tribunale europeo dei diritti dell'uomo. «Colpendo me si è voluto in realtà colpire la Ddr e il suo sistema», ha dichiarato. Tutte le tesi della difesa sono state respinte. A cominciare da quella secondo la quale la legge tedesco-occidentale non poteva essere applicata retroattivamente su un ex cittadino della Ddr: i responsabili della sicurezza lungo il contine fra Germania orientale e Repubblica federale, hanno obiettato i giudici, non possono valersi di questa clausola dal momento che in gioco ci sono la difesa dei. diritti umani violati dallo Stato comunista. Mentre i giudici rendevano nota la condanna, l'ex presidente sovietico Gorbaciov («Non voglio immischiarmi in vicende tedesche, ma evitate caqce alle streghe», ha commentato) stilava insieme con Bush e Kohl un bilancio dell'unificazione: «La mia prima reazione con Raissa alla caduta del Muro è stata: "La Ddr ha fatto la cosa giusta, niente contro il popolo ma per il popolo"», ha ricordato l'ex leader sovietico, che la sera del 9 novembre '89 andò «a letto tranquillo». Più tranquillo del suo collega americano, almeno: «Fino a che punto Gorbaciov poteva davvero controllare la situazione? - si chiedeva in quelle ore Bush - Non volevamo complicargli le cose, abbiamo fatto bene a reagire con moderazione». Anche per Kohl il vero protagonista è stato Gorbaciov: «Si crede che l'unificazione sia stata resa possibile dalla gente nelle strade. Non è vero: senza Gorbaciov non sarebbe successo niente». [e. n.l Il successore di Honecker, Krenz dovrà scontare oltre sei anni di carcere L'ex presidente dell'Urss: niente cacce alle streghe Da sinistra, il presidente del Parlamento di Berlino. Haase Bush, il sindaco della citta Dicpgen, Gorbaciov e Kohl. Sopra, Egon Krenz
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