La gestione si fa più speculativa

La gestione si fa più speculativa NOVITÀ* Via libera di Bankitalia all'utilizzo di hedgefunds efondi dei fondi, perora disponibili solo all'estero. Iprimi per una clientela d'elite, i secondi per tutti La gestione si fa più speculativa IL frutto proibito, presto, sarà accessibile anche per i risparmiatori italiani: hedge funds, fondi dei fondi, fondi riservati, fondi chiusi, fondi speculativi di vario tipo. Lo scorso 30 settembre, infatti, la Banca d'Italia ha licenzialo il regolamento attuativo che rende possibile la vendita, accanto ai fondi «armonizzati» con lo regolo dell'Unione Europea, anche di prodotti finanziari diversi, magari con un profilo di rischio più elevato. Con l'inizio dell'anno nuovo, nasceranno cosi gli hedge funds italiani. Per un risparmiatore - potrebbe recitare la pubblicità - che sa osare: i rischi non mancano (basti pensare allo scivolone di Ltcm, l'hedgc fund americano creato con il concorso di due premi Nobel che ha fatto tremare la piazza finanziaria mondiale! un anno fa), ma ci sono anche numerosi fondi capaci di offrire rendimenti nell'ordine del 10- 12% con una volatilità non superiore ai fondi obbligazionari.. CHE COSA SONO Si tratta, in poche parole, di fondi comuni specializzati in investimenti finanziari ad alto profilo di rischio. Gli «hedge» (sinonimo di «copertura», «protezione») sono nati come fondi che investivano in azioni proteggendosi con la vendila allo scoperto di titoli. Con il passare del tempo, però, il sistema si ò sofisticato di pari passo con l'evolversi dei derivati. Tutti gli hedge funds oggi fanno ricorso a questi prodotti dall'alta lova finanziaria nel tentativo di trasformare la volatilità in un'occasione per moltiplicare i guadagni. DUE FASI A) Ogni operazione derivata viene; costruita attorno a due concetti logici di base: i futures (decidere! oggi il prezzo, pagare domani) e le opzioni (.acquistare il diritto, ma non l'obbligo, di comprare o vendere l'attività sottostante al derivato a un determinato prezzo). B) Su questi contratti si possono costruire dei: - «convertible urbitrage» (ovve- ro un portafoglio di obbligazioni convertibili in cui il rischio viene bilancialo tramito il diritto di vendita dello azioni sottostanti) - «oquity hedge» (acquisto di azioni sottovalutate coperto con contralti di vendita a tonnine di azioni che si ritengono sottovalutate) - «mergor arbitrago» (gestione volta a sfruttare le variazioni di prezzo che si manifestano durante acquisizioni e fusioni). RADICI Per quanto queste operazioni sembrino sofisticate, e comunque impostato sulla base di criteri matematici sul calcolo delle probabilità, il meccanismo è vecchio quanto il mondo: da una parie c'è un produttore, per esempio un contadino, che cerca di proteggersi in qualche modo dall'incertezza intorno al prezzo al quale sarà venduto il suo raccolto, garantendosi contro un improvviso ribasso; dall'altro un compratore finale che ha l'esigenza opposta di tutelarsi contro un'improvvisa impennata dei prezzi. Noi mezzo c'è uno specula¬ tore, disposto ad accollarsi il rischio degli altri in cambio dei guadagni. E questa origine «storica» ha solido radici anche nel mondo finanziario di oggi: il gestore di un hedge fund che si rispetti, investe il suo patrimonio nel fondo assieme a quello dei suoi clienti. BRIVIDO PER POCHI... Date queste premesse, le strategie di investimento dei gestori possono essere infinite. Secondo l'agenzia finanziaria di New York, esistono al mondo circa 5.000 hedge funds, e il settore sembra in piena espansione: il patrimonio gestito cresce del 15% annuo abbondante, per un totaledi 800 miliardi di dollari; i rendimenti, (secondo i dati Invesco pubblicati da «Forbes») oscillano quag%'anno tra l'8 e l'I 1%, nono- ^8t>.PSTt?i?W legafi a Mero, Bastano tali numeri a dimostrare l'importanza di questo comparto che, peri), presenta numerose caratteristiche «uniche». A differenza di quanto avviene nel resto dell'industria dei fondi, infatti, i gestori dogli hedges non sono tenuti (e non lo saranno nemmeno quelli italiani) a rispettare divieti (vedi l'impossibilità a speculare, ad esempio, sulle materie prime) o vincoli (l'obbligo a non investire più del 10% del patrimonio in una singola società). LIBERTA' Il fondo potrà investire, perciò, in ogni tipo di posizione. Non solo: ogni istituzione potrà regolare come vuole le modalità di adesione e di rimborso. Non stupisce, di fronte a questa libertà, che le varie legislazioni abbiano posto però vincoli precisi per l'accesso agli hedges. La normativa italiana, che ha tratto ispirazione dall'esperienza americana, prevede una quota minima di sottoscrizione di un milione di euro (poco meno di 2 miliardi di lire) e un tetto massimo di cento sottoscrittori per iniziativa «riservata». PATRIMONIO MINIMO Negli Usa vale la regola che l'aspirante sottoscrittore debba disporre di un reddito di almeno 200 mila dollari annui o un patrimonio di almeno 1 milione e mezzo di dollari. Qualcosa di meno è chiesto per partecipare all'hedge fund di diritto irlandese Europlus Global Opportunities del gruppo Unicredito, che si accontenta di «soli» 500 milioni di lire. Per ora, il fondo (non è possibile effettuare la distribuzione in Italia) è aperto, in pratica, ai soli investitori istituzionali. Ma presto verrà lanciato un hedge specializzato in equity. PRODOTTO DI NICCHIA E' chiaro che, con queste regole, il mercato degli hedges sembra destinato a coprire solo una nicchia, pur ricca e promettente, del mercato del risparmio. Ma attenzione: anche chi non è miliardario potrà affidarsi al servizio offerto dai «fondi dei fondi». Di che si tratta? Sono in tutto e per tutto simili ai fondi di investimento ma con la differenza che i gestori non investono su titoli o su contratti ma su quote dei fondi di investimento, spulciando i risultati delle migliaia di iniziative in giro per il mondo alla ricerca dei prodotti migliori. OPPORTUNITÀ' La Banque Syz di Ginevra, ad esempio, offre due fondi di questo tipo di cui l'Altin è quotato alia Borsa di Zurigo. Il fondo è stato strutturato per investire su hedges fund che abbiano una bassa correlazione tra di loro per abbassare il rischio del portafoglio. Dalla nascita ad oggi Altin ha avuto una volatilità del 6% e un rendimento medio del valore del portafoglio attorno al 12,5%. E' meno dì quanto previsto dagli obiettivi iniziali (il 15% contro una volatilità del 5-7%). Ma non è male, se si tiene conto della bufera attraversata dagli hedge fund a fine '98. Più sofisticata la strategia dell'elvetica Julius Baer, che dispone di 28 fondi con diverse strategie di gestione, concentrate attorno a Creinvest, il team di analisti della banca che lavorano a Londra, Zurigo e New York. NUOVI CONCORRENTI I fondi dei fondi possono essere di tre tipi: - monomarchio (ovvero investiti solo nei prodotti di una singola casa) - distribuiti su più fondi di varie società e su più profili di gestione - a capitale garantito Non è azzardato prevedere che i fondi dei fondi finiranno per essere, nel tempo, temibili concorrenti per le gestioni patrimoniali. II principio, cioè quello di una gestione su misura del profilo del rischio e della specializzazione, è il medesimo. Rispetto alle gestioni, che hanno registrato una forte crescita nell'ultimo triennio, i fondi dei fondi presentano un considerevole vantaggio: la trasparenza nelle quotazioni perché ogni giorno viene segnato un prezzo, legato all'andamento dei fondi su cui si investe. La soglia di accesso, poi, potrebbe essere molto più bassa, soprattutto se verrà seguito l'esempio francese. A Parigi, infatti, i fondi dei fondi vantano una quota del 20% sul totale del risparmio collettivo. Quanto alle gestioni patrimoniali, dovranno specializzarsi, se non vorranno perdere clientela. Ugo Bertone FONDI DI ARBITRAGGIO . ì FONDI AZIONARI EUROPEI iti FONDI MERGER ARBITRAGE FONDI AZIONARI STATI UNITI 1 TASSO RISK-FREE $ 4,42% - EURO 2,60% — ■ ■ _ 1HDICAT0RE Livingston International 11,00% 15,72% 52,72% 1,6 7,70% ACM Credit Arbitrage Fund 5,77% 12,28% n/a 1,77 7,89% MBS Fund CASPIAN 7,18% 12,36% 34,28% 2,17 4,11% Kingate Global Fund 10,00% 14,19% 53,55% 2,90 3,20% Eureka (Euro) Fund Limited The 26,00% 33,96% n/a 2,19 12,82% Egerton European Equity Fund Ltd 16,99% 24,45% 110,10% 1,32 10,30% Giano Capital Ltd 5,50% 9,40% 94,94% 1,87 14,65% Sierra Europe Offshore Ltd 5,45% 13,14% n/a 2,52 9,62% Meditor Capital 36,00% 40,09% n/a 3,02 4,04% Levco Alternative Fund 10,56% 22,86% n/a 2,74 4,00% Aetos Corporation 5,60% 11,18% 44,90% 1,82 14,82% Alternative Asset Strategies 5,30% 9,23% 46,71% 2,61 3,74% The Merger Fund 13,00% 22,67% 48,41% 1,91 4,54% •oSHARPE RATIO L'indice di Shcrpe misuro il surplus ili rispetto a quello disponibile a rischio zero (Boi, Btp) per ogni punlo percentuale di rischio torso (volatilità), gira più Spinner Global Technology Fund Ltd 34,90% First Eagle Fund N.V. 13,70% Maverick Fund Ltd 7.17% PequotfahnoJo^Q^ 30,97% Camelot Capital 32,00% Cambridge Opportunistic Fund 12,57% 60,83% 60,00% 17,88% 64,71% 59,02% 17,72% 84,09% 121,96% 71,41% _n/a_ 121,11% 37,41% 0,94 1,43 17.04% 1.23 14.25% 1.82 20.88% 1,89 10,60% 3,28 3786% elettilo, pie olio è il volorcogi jesfore. Le perlormonce som cokolirie fino ad agosto '99 Fonte: Rasini S C. La gestione si fa più speculativa NOVITÀ* Via libera di Bankitalia all'utilizzo di hedgefunds efondi dei fondi, perora disponibili solo all'estero. Iprimi per una clientela d'elite, i secondi per tutti La gestione si fa più speculativa IL frutto proibito, presto, sarà accessibile anche per i risparmiatori italiani: hedge funds, fondi dei fondi, fondi riservati, fondi chiusi, fondi speculativi di vario tipo. Lo scorso 30 settembre, infatti, la Banca d'Italia ha licenzialo il regolamento attuativo che rende possibile la vendita, accanto ai fondi «armonizzati» con lo regolo dell'Unione Europea, anche di prodotti finanziari diversi, magari con un profilo di rischio più elevato. Con l'inizio dell'anno nuovo, nasceranno cosi gli hedge funds italiani. Per un risparmiatore - potrebbe recitare la pubblicità - che sa osare: i rischi non mancano (basti pensare allo scivolone di Ltcm, l'hedgc fund americano creato con il concorso di due premi Nobel che ha fatto tremare la piazza finanziaria mondiale! un anno fa), ma ci sono anche numerosi fondi capaci di offrire rendimenti nell'ordine del 10- 12% con una volatilità non superiore ai fondi obbligazionari.. CHE COSA SONO Si tratta, in poche parole, di fondi comuni specializzati in investimenti finanziari ad alto profilo di rischio. Gli «hedge» (sinonimo di «copertura», «protezione») sono nati come fondi che investivano in azioni proteggendosi con la vendila allo scoperto di titoli. Con il passare del tempo, però, il sistema si ò sofisticato di pari passo con l'evolversi dei derivati. Tutti gli hedge funds oggi fanno ricorso a questi prodotti dall'alta lova finanziaria nel tentativo di trasformare la volatilità in un'occasione per moltiplicare i guadagni. DUE FASI A) Ogni operazione derivata viene; costruita attorno a due concetti logici di base: i futures (decidere! oggi il prezzo, pagare domani) e le opzioni (.acquistare il diritto, ma non l'obbligo, di comprare o vendere l'attività sottostante al derivato a un determinato prezzo). B) Su questi contratti si possono costruire dei: - «convertible urbitrage» (ovve- ro un portafoglio di obbligazioni convertibili in cui il rischio viene bilancialo tramito il diritto di vendita dello azioni sottostanti) - «oquity hedge» (acquisto di azioni sottovalutate coperto con contralti di vendita a tonnine di azioni che si ritengono sottovalutate) - «mergor arbitrago» (gestione volta a sfruttare le variazioni di prezzo che si manifestano durante acquisizioni e fusioni). RADICI Per quanto queste operazioni sembrino sofisticate, e comunque impostato sulla base di criteri matematici sul calcolo delle probabilità, il meccanismo è vecchio quanto il mondo: da una parie c'è un produttore, per esempio un contadino, che cerca di proteggersi in qualche modo dall'incertezza intorno al prezzo al quale sarà venduto il suo raccolto, garantendosi contro un improvviso ribasso; dall'altro un compratore finale che ha l'esigenza opposta di tutelarsi contro un'improvvisa impennata dei prezzi. Noi mezzo c'è uno specula¬ tore, disposto ad accollarsi il rischio degli altri in cambio dei guadagni. E questa origine «storica» ha solido radici anche nel mondo finanziario di oggi: il gestore di un hedge fund che si rispetti, investe il suo patrimonio nel fondo assieme a quello dei suoi clienti. BRIVIDO PER POCHI... Date queste premesse, le strategie di investimento dei gestori possono essere infinite. Secondo l'agenzia finanziaria di New York, esistono al mondo circa 5.000 hedge funds, e il settore sembra in piena espansione: il patrimonio gestito cresce del 15% annuo abbondante, per un totaledi 800 miliardi di dollari; i rendimenti, (secondo i dati Invesco pubblicati da «Forbes») oscillano quag%'anno tra l'8 e l'I 1%, nono- ^8t>.PSTt?i?W legafi a Mero, Bastano tali numeri a dimostrare l'importanza di questo comparto che, peri), presenta numerose caratteristiche «uniche». A differenza di quanto avviene nel resto dell'industria dei fondi, infatti, i gestori dogli hedges non sono tenuti (e non lo saranno nemmeno quelli italiani) a rispettare divieti (vedi l'impossibilità a speculare, ad esempio, sulle materie prime) o vincoli (l'obbligo a non investire più del 10% del patrimonio in una singola società). LIBERTA' Il fondo potrà investire, perciò, in ogni tipo di posizione. Non solo: ogni istituzione potrà regolare come vuole le modalità di adesione e di rimborso. Non stupisce, di fronte a questa libertà, che le varie legislazioni abbiano posto però vincoli precisi per l'accesso agli hedges. La normativa italiana, che ha tratto ispirazione dall'esperienza americana, prevede una quota minima di sottoscrizione di un milione di euro (poco meno di 2 miliardi di lire) e un tetto massimo di cento sottoscrittori per iniziativa «riservata». PATRIMONIO MINIMO Negli Usa vale la regola che l'aspirante sottoscrittore debba disporre di un reddito di almeno 200 mila dollari annui o un patrimonio di almeno 1 milione e mezzo di dollari. Qualcosa di meno è chiesto per partecipare all'hedge fund di diritto irlandese Europlus Global Opportunities del gruppo Unicredito, che si accontenta di «soli» 500 milioni di lire. Per ora, il fondo (non è possibile effettuare la distribuzione in Italia) è aperto, in pratica, ai soli investitori istituzionali. Ma presto verrà lanciato un hedge specializzato in equity. PRODOTTO DI NICCHIA E' chiaro che, con queste regole, il mercato degli hedges sembra destinato a coprire solo una nicchia, pur ricca e promettente, del mercato del risparmio. Ma attenzione: anche chi non è miliardario potrà affidarsi al servizio offerto dai «fondi dei fondi». Di che si tratta? Sono in tutto e per tutto simili ai fondi di investimento ma con la differenza che i gestori non investono su titoli o su contratti ma su quote dei fondi di investimento, spulciando i risultati delle migliaia di iniziative in giro per il mondo alla ricerca dei prodotti migliori. OPPORTUNITÀ' La Banque Syz di Ginevra, ad esempio, offre due fondi di questo tipo di cui l'Altin è quotato alia Borsa di Zurigo. Il fondo è stato strutturato per investire su hedges fund che abbiano una bassa correlazione tra di loro per abbassare il rischio del portafoglio. Dalla nascita ad oggi Altin ha avuto una volatilità del 6% e un rendimento medio del valore del portafoglio attorno al 12,5%. E' meno dì quanto previsto dagli obiettivi iniziali (il 15% contro una volatilità del 5-7%). Ma non è male, se si tiene conto della bufera attraversata dagli hedge fund a fine '98. Più sofisticata la strategia dell'elvetica Julius Baer, che dispone di 28 fondi con diverse strategie di gestione, concentrate attorno a Creinvest, il team di analisti della banca che lavorano a Londra, Zurigo e New York. NUOVI CONCORRENTI I fondi dei fondi possono essere di tre tipi: - monomarchio (ovvero investiti solo nei prodotti di una singola casa) - distribuiti su più fondi di varie società e su più profili di gestione - a capitale garantito Non è azzardato prevedere che i fondi dei fondi finiranno per essere, nel tempo, temibili concorrenti per le gestioni patrimoniali. II principio, cioè quello di una gestione su misura del profilo del rischio e della specializzazione, è il medesimo. Rispetto alle gestioni, che hanno registrato una forte crescita nell'ultimo triennio, i fondi dei fondi presentano un considerevole vantaggio: la trasparenza nelle quotazioni perché ogni giorno viene segnato un prezzo, legato all'andamento dei fondi su cui si investe. La soglia di accesso, poi, potrebbe essere molto più bassa, soprattutto se verrà seguito l'esempio francese. A Parigi, infatti, i fondi dei fondi vantano una quota del 20% sul totale del risparmio collettivo. Quanto alle gestioni patrimoniali, dovranno specializzarsi, se non vorranno perdere clientela. Ugo Bertone FONDI DI ARBITRAGGIO . ì FONDI AZIONARI EUROPEI iti FONDI MERGER ARBITRAGE FONDI AZIONARI STATI UNITI 1 TASSO RISK-FREE $ 4,42% - EURO 2,60% — ■ ■ _ 1HDICAT0RE Livingston International 11,00% 15,72% 52,72% 1,6 7,70% ACM Credit Arbitrage Fund 5,77% 12,28% n/a 1,77 7,89% MBS Fund CASPIAN 7,18% 12,36% 34,28% 2,17 4,11% Kingate Global Fund 10,00% 14,19% 53,55% 2,90 3,20% Eureka (Euro) Fund Limited The 26,00% 33,96% n/a 2,19 12,82% Egerton European Equity Fund Ltd 16,99% 24,45% 110,10% 1,32 10,30% Giano Capital Ltd 5,50% 9,40% 94,94% 1,87 14,65% Sierra Europe Offshore Ltd 5,45% 13,14% n/a 2,52 9,62% Meditor Capital 36,00% 40,09% n/a 3,02 4,04% Levco Alternative Fund 10,56% 22,86% n/a 2,74 4,00% Aetos Corporation 5,60% 11,18% 44,90% 1,82 14,82% Alternative Asset Strategies 5,30% 9,23% 46,71% 2,61 3,74% The Merger Fund 13,00% 22,67% 48,41% 1,91 4,54% •oSHARPE RATIO L'indice di Shcrpe misuro il surplus ili rispetto a quello disponibile a rischio zero (Boi, Btp) per ogni punlo percentuale di rischio torso (volatilità), gira più Spinner Global Technology Fund Ltd 34,90% First Eagle Fund N.V. 13,70% Maverick Fund Ltd 7.17% PequotfahnoJo^Q^ 30,97% Camelot Capital 32,00% Cambridge Opportunistic Fund 12,57% 60,83% 60,00% 17,88% 64,71% 59,02% 17,72% 84,09% 121,96% 71,41% _n/a_ 121,11% 37,41% 0,94 1,43 17.04% 1.23 14.25% 1.82 20.88% 1,89 10,60% 3,28 3786% elettilo, pie olio è il volorcogi jesfore. Le perlormonce som cokolirie fino ad agosto '99 Fonte: Rasini S C.

Persone citate: Forbes, Giano Capital, Julius Baer, Livingston, Merger, Rasini, Spinner Global Technology, Ugo Bertone