Come investire con pochi rischi

Come investire con pochi rischi Tre regole d'oro Come investire con pochi rischi PROVIAMO a «ripassare» alcune regole base che vanne sempre tenute presenti quando si investe: 1) non esiste l'nvestimento privo di rischio. Per quanto le obbligazioni e i titoli di Stato siano sicuri, hanno un rischio: - se sono a cedola fissa, possono provocare perdite sul capitale nel caso di rialzo dei tassi - se sono a cedola variabile, possono provocare perdite di interessi nel caso-di ribasso dei tassi. E neppure il conto corrente è sicuro: se la banca fallisce (capita non solo a banche piccole come il Banco San Marco negli Anni 70, ma anche a quelle grandi come il Banco Ambrosiano negli Anni 80), prima di ricuperare il saldo passano mesi o anni. Attenzione: neppure il denaro contante è sicuro: può essere perso, rubato o andare fuori corso (quanti anziani hanno perso cifre anche consistenti perché non hanno cambiato in tempo i vecchi biglietti da 10.000 lire grandi come lenzuola?). 2) non esiste l'investimento che, oltre ad essere sicuro sia anche redditizio. I nostalgici dei Bot devono rassegnarsi: la festa è finita e per ottenere più dell'inflazione bisogna rischiare. Magari, ottenendo un rendimento del 60% con un fondo Pacifico... 3) non esiste l'investimento ideale. Chi si illude di investire nel modo «migliore» in assoluto sbaglia: può, al massimo, trovare l'investimento migliore in funzione delle proprie esigenze in un certo momento: nello stesso momento un'altra persona starà facendo un'operazione diversa, magari opposta alla sua (si pensi a chi un certo giorno compra le Fiat, mentre qualcun altro le vende: entrambi sono sicuri di fare la miglior operazione possibile...). Quindi, occorre diversificare sempre, puntando su più strumenti finanziari senza concentrarsi su uno solo. Come investire con pochi rischi Tre regole d'oro Come investire con pochi rischi PROVIAMO a «ripassare» alcune regole base che vanne sempre tenute presenti quando si investe: 1) non esiste l'nvestimento privo di rischio. Per quanto le obbligazioni e i titoli di Stato siano sicuri, hanno un rischio: - se sono a cedola fissa, possono provocare perdite sul capitale nel caso di rialzo dei tassi - se sono a cedola variabile, possono provocare perdite di interessi nel caso-di ribasso dei tassi. E neppure il conto corrente è sicuro: se la banca fallisce (capita non solo a banche piccole come il Banco San Marco negli Anni 70, ma anche a quelle grandi come il Banco Ambrosiano negli Anni 80), prima di ricuperare il saldo passano mesi o anni. Attenzione: neppure il denaro contante è sicuro: può essere perso, rubato o andare fuori corso (quanti anziani hanno perso cifre anche consistenti perché non hanno cambiato in tempo i vecchi biglietti da 10.000 lire grandi come lenzuola?). 2) non esiste l'investimento che, oltre ad essere sicuro sia anche redditizio. I nostalgici dei Bot devono rassegnarsi: la festa è finita e per ottenere più dell'inflazione bisogna rischiare. Magari, ottenendo un rendimento del 60% con un fondo Pacifico... 3) non esiste l'investimento ideale. Chi si illude di investire nel modo «migliore» in assoluto sbaglia: può, al massimo, trovare l'investimento migliore in funzione delle proprie esigenze in un certo momento: nello stesso momento un'altra persona starà facendo un'operazione diversa, magari opposta alla sua (si pensi a chi un certo giorno compra le Fiat, mentre qualcun altro le vende: entrambi sono sicuri di fare la miglior operazione possibile...). Quindi, occorre diversificare sempre, puntando su più strumenti finanziari senza concentrarsi su uno solo.