GARYBALDINI ALL'ATTACCO di Monica Bonetto

GARYBALDINI ALL'ATTACCO GARYBALDINI ALL'ATTACCO Laura Curino con «Geografie» dà Vavvio alla nuova stagione CI piacerebbe occuparci di questa domanda: quali opere, quali persone, quali artisti traghettano oggi i valori, i desideri, i racconti da uno all'altro millennio? Che cosa tra l'uno e l'altro tempo resta, perdura, continua?». Interrogativi consistenti, che il Laboratorio Teatro Settimo ha deciso di utilizzare per comporre e presentare al pubblico la stagione 1999/2000 del Garybaldi Teatro di Settimo. Non c'è naturalmente la pretesa di aver individuato e schierato in cartellone le risposte alle domande suddette, ma l'indirizzo seguito nel compilarlo, la scelta di alcuni spettacoli e non di altri, indicano comunque «la vocazione del Garybaldi Teatro alla narrazione e alla drammaturgia contemporanea». Gli artisti ospiti sono sia vecchie conoscenze, sia giovani formazioni ai loro primi confronti col pubblico; gli spettacoli si succederanno sino a marzo, mese in cui si concluderà la prima parte della stagione. Subito dopo verrà il momento di Divine, la rassegna-osservatorio dedicata al Teatro al femminile che si articolerà come di consueto in giornate di studio, incontri e seminari (oltre che spettacoli) con le più interessanti figure del panorama teatrale italiano e internazionale. A partire dal 21 novembre inoltre, ogni domenica pomeriggio saranno rappresentati spettacoli per i più piccoli, raccolti in una rassegna apposita dal titolo La domenica dei ragazzi. Ma torniamo agli appuntamenti serali .della prima parte della stagione. Si inaugurano mercoledì 10 novembre alle 21, con lo spettacolo scritto e interpretato da Laura Curino «Geografie». E' la continuazione, o me- glio la ripresa, di un discorso artistico iniziato con il fortunatissimo «Passione», la storia di una comunità narrata attraverso luoghi e memorie apparentemente autobiografiche ma che investono una intera generazione. Repliche sino al 13. Di forte impatto e di intensa drammaticità lo spettacolo seguente, «A come Srebrenica», scritto da Giovanna Giovannozzi e interpretato da Roberta Bigia rei li dal 17 al 20 novembre: «Dicono: chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo, e chi non l'ha conosciuta, non può dire di aver visto la guerra in Bosnia. E' per questo - spiegano autrice e attrice - che abbiamo voluto raccontare l'assedio e la caduta di Srebrenica». Di maggior leggerezza il «Varietà su Amleto per attore solo» che Michele Di Mauro (anche interprete e regista) e Stefania Bertola hanno ideato traendo spunto non soltanto dall'opera scespiriana: si intitola «Il resto è silenzio» e sarà in scena dal 24 al 27 novembre. Ispirato al romanzo di Bohumil Hrabaì è invece «Una solitudine troppo rumorosa», scritto e interpretato da Andrea Renzi e dedicato ad un moderno eremita dedito al culto dei più grandi filosofi (dall' 1 al 4 dicembre). Con grande coraggio Roberto Zibetti osa accostarsi ad uno dei testi - mito del Novecento e proporre dal 15 al 18 dicembre una versione teatrale de «Il giovane Holden» di Salinger. A gennaio, dal 12 al 14, Beppe Rosso torna a presentare il suo suggestivo ed applaudito «Dei liquori fatti in casa», scritto a quattro mani con Remo Rostagno e diretto da Gabriele Vacis, mentre dal 19 al 21 Riccardo Torrioni propone «Caio Giulio Cesare» di Antonio Pizzicato. Ancora a gennaio, dal 26 al 29, è la volta del testo vincitore del Premio Ubu '97, «Bar» , scritto e interpretato da Spiro Scimene. Dal 2 al 5 febbraio un'ardita contaminazione tra Shakespeare e la sceneggiata napoletana è presentata dalla Compagnia Liberamente in «Tempesta»; dal 9 all'11 Antonio Mariella (anche autore) e Rosso Tiziano propongono il curioso «Gli apprendisti stregoni»; dal 16 al 18 il ritorno di uno tra i più amati spettacoli torinesi della fine degli Anni 80: «Ella» con Valter MalOSti Interprete e Richi Ferrerò regista; infine, dal 23 al 26, il Centro Teatrale Bresciano presenta «Curriculum vitae», interpretato da Elena Callegari e Anna Coppola. Informazioni allo 011/897.17.46. Monica Bonetto Da sinistra Inaura Curino Beppe Bosso Roberta Bigiarella In alto la compagnia Liberamente ed Elena Catlegari