Troppa cautela verso i vaccini

Troppa cautela verso i vaccini CAMPAGNA OMS Troppa cautela verso i vaccini LLE soglie del 2000 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, organismo delle Nazioni Unite con sede a Ginevra) sottolinea ancora una volta l'importanza delle vaccinazioni, utilizzate in tutto il mondo per proteggere la vita di milioni di bambini. Il Piano OMS «Salute per tutti nell'anno 2000» comprende il programma esteso di vaccinazioni EPI (Expanded Programm oflmmunisation), che permetterebbe di prevenire nel mondo almeno tre milioni di morti dovuti' a difterite,.morbillo, pertosse,.tetano neonatale, e di evitare almeno 400 mila casi di polio paralitica. Oliando il numero dei vaccinati contro una malattia supera il 95 per cento è protetta anche la minoranza non vaccinata perché la malattia non è più in grado di diffondersi. In Italia il nuovo «Piano nazionale vaccini 1999-2000» recentemente varato dal Ministero della Sanità mira a prospettare una sempre maggiore importanza delle vaccinazioni. Esso prevede che si arrivi a vaccinare entro il ventiquattresimo mese d'età il 95 per cento dei nuovi nati contro polio, tetano, difterite, epatite B, pertosse, morbillo, rosolia, parotite. Le primo quattro vaccinazioni sono obbligatorio, e vi sono alcune variazioni rispetto al passato: per l'antipolio è consigliato l'uso del vaccino Salk (virus ucciso) insieme col Sabin (virus vivo) finora utilizzato da solo, e per la difterite è raccomandato in aggiunta alle prime quattro dosi un richiamo fra gli 11 ed i 15 anni. La situazione in Italia è contradditoria. Per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie Sono innuove tdi prodancora pbasatricombigen arrivo ecniche uzione iù sicure sulla nazione etica oltre il 95 per cento è vaccinato come negli altri Paesi dell'Europa occidentale, ma per le altre infezioni, se si esclude la pertosse, le percentuali dei vaccinati sono mollo distanti da quelle europee: appena il 50 percento contro rosolia e parotite, poco più alla contro il morbillo. La principale causa di questa situazione, secondo un recente sondaggio della Società italiana di pediatria, è l'opinione molto diffusa che le vaccinazioni non obbligatorie siano poco importanti. Infatti soltanto il 66 per cento..delle madri intervistate ha dichiarato di voler ricorrere alle vaccinazioni facoltative. Peggio ancora: sempre secondo il sondaggio, se scomparisse l'obbligo lo attuali vaccinazioni obbligatorie scenderebbero sotto la soglia del 90 per cento. Si tratta d'un problema di educazione sanitaria: bisogna assolutamente vincere questa diffidenza, Frattanto i progressi tecnologici e concettuali degli ultimi tempi in batteriologia e virologia, in immunologia e in genetica, hanno aperto una nuova era della vaccinologia, la scienza dei vaccini. Ai procedimenti empirici finora prevalenti si sta sostituendo una strategia razionale per nuovi metodi di produzione dei vaccini: si tratta soprattutto dei vaccini ricombinati (cioè prodotti con tecniche di ricombinazione genetica) e dei vaccini peptidici. Grandi speranze si fondano su strategie di questo genere, nel senso di ottenere vaccini più efficaci degli attuali, ed altri nuovi, contro infezioni - come la malaria e l'Aids per le quali non esistono ancora possibilità di vaccinazione. Ulrico di Aichelburg Sono in arrivo nuove tecniche di produzione ancora più sicure basate sulla ricombinazione genetica Le vaccinazioni, un importante contributo alla riduzione della mortalità

Persone citate: Sabin, Salk, Ulrico Di Aichelburg

Luoghi citati: Europa, Ginevra, Italia