Levi Montalcini batte Rubbia 90 a 30 di Piero Bianucci

Levi Montalcini batte Rubbia 90 a 30 DIZIONARIO DEGLI SCIENZIATI Levi Montalcini batte Rubbia 90 a 30 E il vecchio Aristotele si prende la rivincita su Galileo LA vita, le opere e il pensiero di 6000 ricercatori in 1600 pagine. Queste due cifre riassumono il poderoso «Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici» che la Zanichelli ha appena realizzato (98 mila lire). Un vuoto dell'editoria italiana viene così colmato, un indispensabile strumento di consultazione è da oggi al servizio di tutti. Par di sentire le domande. Chi sono gli eletti? Quanto spazio hanno comparativamente? E dei viventi, chi c'è e chi manca? Diremo poi dei criteri ispiratori. Prima cediamo al pettegolezzo, la tentazione è troppo forte. Partiamo dai nostri premi Nobel. Il fisico Carlo Rubina, scopritore delle particelle W e Z, ha 30 righe. Aggiorantissime, fino alla sua nomina alla direzione dell'Enea, che è di pochi mesi fa. Ma 30 in tutto. Renato Dulbecco, Nobel per la Medicina per le sue scoperte sugli oncogeni, conquista 70 righe. Ma a vincere, con 90 righe, è Rita Levi Montalcini, scopritrice del fattore di crescita delle cellule nervose. Tra i Nobel italiani scomparsi, trionfa Enrico Fermi, padre dell'energia nucleare, con 317 righe, quasi il doppio di Guglielmo Marconi, 162 righe. Si difende bene Daniel Bovet, premio Nobel per la Medicina per le sue ricerche farmacologiche: 125 righe. Emilio Segré, scopritore dell'antiprotone, uno dei tre mattoni fondamentali dell'antimateria, ha 70 righe, mentre Salvador Luria lo stacca a quota 124 linee. Camil- lo Golgi ( 1884-1926), Nobel per la Medicina nel lontano 1906, deve accontentarsi di 20 righe: non c'è gloria che il tempo non appanni. Tra i viventi è facile il gioco al massacro. Manca, per esempio, il genetista Boncinelli. I matematici invece troveranno il loro Enrico Bombieri, Medaglia Field, sia pure in tre righe e mezza. C'è il fisico Nicola Cabibbo, che con il suo «angolo» ha dato un notevole contributo alla teoria della forza elettrodebole ma non c'è il neo-Nobel Gerardus 'tHooft, che a questa teoria ha dato la definitiva sistemazione matematica. C'è Tullio Regge, noto per i suoi «poli» e per il «Regge Calculus» ma sono assenti Gabriele Veneziano, ideatore delle «stringhe» oggi tanto di moda, e Bruno Zumino, che ha sviluppato la teoria della supergravità. 1 curatori del «Dizionario» Giorgio Dragoni, Silvio Bergia e Giovanni Gottardi, tre fisici, ben conoscendo i rischi nascosti nella valutazione dei viventi, che oltre tutto sono gli unici in grado di lamentarsi, per la loro disciplina hanno pensato di fare una piccola inchiesta presso un campione di colleghi garantendo l'anonimato e invitandoli a fornire una lista di candidati (fino a cinque) che ritenevano degni di menzione. Alla fine, applicando un blando criterio maggioritario, hanno incluso i nomi di fisici viventi che avessero ricevuto almeno due segnalazioni. Il gioco non sarebbe completo senza uno sguardo ai grandi del passato. Galileo ha 9 colonne abbondanti, più delle 7 di Einstein, ma è battuto da Isaac Newton, che ne ha 11. A stravincere, con 14 colonne, è però, a sorpresa, il vecchio Aristotele. Il geocentrismo batte la rivoluzione copernicana e la Relatività? Non esattamente. La redazione ha adottato un criterio ampio, includendo non solo i filosofi ma anche industriali, architetti, inventori. E non c'è dubbio che il peso culturale di Aristotele sia stato enorme. Quanto agli industriali, non ci sono né Agnelli né Ford. Ma c'è Camillo Olivetti. Piero Bianucci La vita e le scoperte di seimila ricercatori in una preziosa opera edita da Zanichelli Tre premi Nobel italiani: a sinistra, Guglielmo Marconi; sotto, Rita Levi Montalcini; a destra, Carlo Rubbia