«lo, ex bello maledetto e mia figlia Lily Rose»

«lo, ex bello maledetto e mia figlia Lily Rose» tUBACUORi A PADRE MODELLO «lo, ex bello maledetto e mia figlia Lily Rose» intervista Lorenzo Soria SONO passati 15 anni da quando Johnny Depp era solo un aspirante chitarrista arrivato a Los Angeles ancora teenager dalla. Florida e venne scoperto per la strada da Nicolas Cage, che gli girò il biglietto da visita del suo agente. E in questi anni, il suo nome è stato accompagnato a molti aggettivi: selvaggio, solitario, rubacuori, dolce, ribelle, strano. Anche nella scelta dei suoi film, Depp ha sempre seguito un percorso non convenzionale e non legato alle regole del botteghino, dicendo di no a film come «Speed» o «Intervista col vampiro» per fare invece «Benny and Joon» piuttosto che «Arizona Dream» o «What's eating Albert Grape». Poi ci sono i film fatti sotto la regia di Tim Burton, un altro eccentrico che, come lui, si sente estraneo ai giochi e ai riti di Hollywood. Quando dunque dopo l'esperienza di «Edward Scissorhands» e di «Ed Wood» un giorno Depp ha ricevuto una telefonata di Burton non ha avuto esitazioni. «Ha chiesto "ti interes....?" e non ha nemmeno dovuto finire la domanda», ricorda Depp. Burton lo ha voluto come protagonista di «Sleepy Hollow», la leggenda del cavaliere senza testa. E adesso che il film è finito Depp è venuto a New York per promuoverlo ma invece che del film sembra voler parlare solo di una persona che non è con lui: Lily-Rose Melody Depp, la sua bambina nata cinque mesi fa. Sì, il fidanzato di Wynona Ryder, Kate Moss e Jennifer Gray che per loro aveva distrutto stanze dì albergo e preso a legnate i fotografi, è diventato un altro papà che ha perso completamente la testa per ima creatura che vive felicemente a Parigi con la madre, la modella francese Vanessa Paradis. Ma sentiamo l'attore, che si presenta esibendo due non proprio attraenti denti d'oro. Come mai? «Ho appena finito un film di Sally Potter, "The man who cried", in cui faccio la parto di uno zingaro, e non ho ancora tolto i denti d'oro perche' pare faccia piuttosto male e non amo molto i dentisti». Passiamo al film appena finito, «Sleepy Hollow». «La terza volta con Tim mi sono sentito davvero a mio agio, come il ritorno a casa dopo una lunga battaglia. Condividiamo una simile incomprensione del mondo in cui viviamo». Lei e Burton riuscite sempre a scegliervi progetti non convenzionali. «Sono nella fortunata posizione di non dover giustificare compensi spropositati. So anche di non essere un businessman, non voglio che gli incassi entrino a fare parte delle mie considerazioni quando faccio una scelta. Nonostante questo sono sempre riuscito a fare i film che volevo senza compromessi, un fatto che spesso mi ha fatto pensare di avere dietro un angelo che mi guarda e mi protegge». Le sue scelte adesso saranno condizionate dalla presenza di una nuova famiglia? «Per farmi staccare da Lily-Kose dovranno presentarmi proposte davvero eccezionali. Che cosa posso dire? E' la più grande cosa capitata nella mia vita, anzi è la sola cosa capitata nella mia vita. Lily è la sola ragione per vivere e per alzarsi la mattina, è come se per 36 anni fossi vissuto nell'ombra e solo il 27 di maggio 99, alle 8 e 25 della sera, tutto fosse improvvisamente chiaro». La nascita della bimba avrà cambiato anche la relazione con Vanessa... «Ha solo fatto aumentare la mia ammirazione per lei: non credo ci sia un uomo pronto ad andare attraverso il dolore e la fatica della maternità e del parto». Intende restare hi Francia? «Amo l'America, anche se non spesso il suo governo. Ma ogni giorno che accendi la televisione c'è un qualcuno che ha sparato, una strage, uno stupro. Non so perchè accade, ma è troppo. E non voglio che mia figlia cresca così. Voglio dunque stare nella campagna in Francia, in qualche posto semplice dove te ne puoi andare tranquillamente a comprare del pane e a parlare di cavalli». Insomma, resta in Francia... «Per mia figlia. Sto già pensando all'asilo, alle medie». Magari al primo ragazzo... «Quello non ce la faccio. Se penso a uno che si presenta alla porta, magari un moccioso come me che mi dice "Hello Mr. Depp", beh, non riesco. Temo finirei in prigione».

Luoghi citati: America, Arizona, Florida, Francia, Hollywood, Los Angeles, New York, Parigi