GUERRA E SANITÀ

GUERRA E SANITÀ LA POLEMICA ERA IA BINDI EI MEDICI GUERRA E SANITÀ Rosy Bindi "N confronto ampio, di quasi tre ore, con i medici nell'aula magna delle Molinette- sabato mattina si e trasformato nei n 1, J resoconti in un -'muro contro muro»sulla riforma della Sanità die non rende giustizia del dibattito e lascia ai lettori l'impressione di una perdurante contrapposizione tra il ministro e i mediti italiani sempre sul piede di guerra. Le cose non stanno così. Basterebbe' ricordare la revoca dello sciopero generale- annunciato in unti gli ospedali per capire < he intorno a questa riforma c'è un largo e i km lini- consenso tra gli stessi professionisti. Un consenso che ho registrato anche a'l'orino. Lo scambio di battute con il prof. Guerini, un momento forse ghiotto por un cronista, è stato in realtà del tutto marginale nell'economia della mattinata. Peccato sia diventato la i biave di lei tura ili tutto l'incontro. In questo mio viaggio d'ascolto non Ilo trovato nessuno sul piede ili guerra, neppure alle Molinette. Ilo trovato, invece, centinaia di medici ( he vogliono crescere professa>nalmeiite, contare di piti nel governo clinico delle aziende, riscattare la professione. Mediti preoccupati non delle nuove regole ma della possibilità di non riuscire ad applicarle pienamente. (x.-rto, c'è anilie chi non intende rinunciare ai vecchi privilegi: lo Studio privalo e la direzione ilei reparto ospedaliero; la cattedra d'insegnamento e la clinica privata. Ma sono ormai una minoranza. Li stragrande maggioranza chiede garanzie per lavorare nella struttura pubblica a ic-ni|M) pieno, spazi adeguati e dignitosi, aggiornamento e riqualifk azioni professionali. Le uni risposte sono ovunque li: stesse. lì anche ai medici riuniti alle Molinette ho spiegalo chi- la scelta del rapporto esclusivo è in realtà una grande occasione. Accanto alle legittime gratificazioni economiche, già previste quasi 3000 miliardi non sono certo un'elemosina mentre il sistema Paese sta pedalando |x.-r mettere a |xisto i conti dello Stato - ti sono infatti nuove opportunità: dagli investimenti |x.-r le strutture e le tecnologie (8000 miliardi) alle linee guida per una applicazione flessibile della libera professione intramuraria, da un sistema premiarne nella tarriera a maggiori responsabilità nelle scelte strategiche delle aziende. ( "è bisogno di rutti e a ciascuno chiediamo di fare la propria parte. Anche ai professori universitari, le Facoltà di Medicina sono un tassello fondamentale che deve integrarsi con il nuovo Servizio Sanitario nazionale senza perdere la propria missione di formare i mtilii i tlel futuro e sviluppare la ricerca. Ma l'Università non può pretendere eli stare dentri) il Servizio Sanitario Nazionale senza rispettarne le regole e la missione: assicurare a tutti gli italiani un'assistenza efficace et li qualità. Ministio della Sanità

Persone citate: Guerini, Rosy Bindi