Fratello di ex boss «C'è un complotto fra pentiti di mafia»

Fratello di ex boss «C'è un complotto fra pentiti di mafia» Contrada: si indaghi Fratello di ex boss «C'è un complotto fra pentiti di mafia» TRENTO. «Quando ho sentito dell'assoluzione di Andreotti ho gioito. Mi sono preso una rivincita, perché sapevo di prima mano dei complotti che avvenivano tra i pentiti e quando dicevo queste cose a Roma non mi credevano». Così dice, in una intervista al quotidiano «l'Adige», Giovanni Mutolo, fratello del pentito Gaspare. In particolare racconta che nel maggio '94 fu portato a Roma, accompagnato da «persone in divisa», a casa del fratello, dove c'era anche Tommaso Buscetta. Gaspare Mutolo e don Masino si appartarono «per complottare». In quella stessa occasione Giovanni vide suo fratello «incontrarsi con altri pentiti sotto programma di protezione. Si incontravano per ricordarsi quando erano successe le cose... concordavano aggiustamenti di processi». Bruno Contrada, ex dirigente di polizia ed ex numero tre del Sisde condannato a IO anni in primo grado per concorso in associazione mafiosa - commenta così l'intervista: «La magistratura deve aprire un'inchiesta. Se le dichiarazioni di Giovanni Mutolo fossero vere, si tratterebbe di una conferma di fatti già noti, cioè che i pentiti hanno contatti tra loro per concordare le accuse», le. b.]

Persone citate: Andreotti, Bruno Contrada, Gaspare Mutolo, Giovanni Mutolo, Masino, Tommaso Buscetta

Luoghi citati: Roma