«Arruolati per Sua Maestà, uscirai di galera» di Fabio Galvano

«Arruolati per Sua Maestà, uscirai di galera» Espediente per riempire i ranghi dei professionisti, porte aperte ai condannati a meno di 2 anni «Arruolati per Sua Maestà, uscirai di galera» Londra, offerta choc delle Forze armate ai giovani carcerati Fabio Galvano corrispondente da LONDRA Si diceva un tempo, degli scavezzacollo di paese: «Gli farebbe bene fare il militare». E poiché a questo mondo non c'è mai nulla di nuovo, non sorprendi; - pare seminai un azzardo - che l'esercito britannico abbia deciso di avviare un reclutamento attivo fra la popolazione dello patrie galere. Le polemiche non mancheranno: si ha quasi l'impressione, infatti, che l'osannato «esercito di professionisti», la forza d'urto più efficiente d'Europa, stia raschiando il fondo del barile alla ricerca di nuove reclute. Non e sicuramente così, ma l'idea che i celebri reggimenti con tanto di stemma reale e prìncipi in divisa vadano a rovistare nelle carceri non piace; soprattutto se si considera che fino a poco più di tre anni fa per entrare nell'esercito era necessaria una fedina penale pulita. Ora è quasi come se fosse il contrario, come se un'esperienza criminale - sia pure entro limiti ben precisi - e qualche tempo passato nelle carceri di Sua Maestà fossero garanzia di buona tempra militare. «Cerchiamo di aiutare chi ha commesso un enore, ha pagato e vuole ricostruirsi la vita», spiega il colonnello Waynr; Harber, a cui n stato affidato il programma. Per ora l'iniziativa riguarda duo carceri giovanili, a Dover e a Wetherby. Si avvierà a gennaio. Successivamente, se si dimostrerà un successo, sarà estesa su scala nazionale. Naturalmente i reclutatoli dovranno cercare di arruolare elementi che non presentino un pericolo per i commilitoni o per la disciplina in caserma. E allora ecco entrare in gioco precise limitazioni sul tipo di carcerato che può essere messo in divisa. La condanna, anzitutto, non può superare i due anni; e poi devono essere automaticamente esclusi tutti coloro che sono responsabili di reati sessuali, razziali o legati alla droga. I prescelti sosterranno 12 settimane di addestramenti) militare all'interno del carcere, prima di essere rimessi in libertà. Spetterà poi all'esercito valutare se quei corsi abbiano dato risultati incoraggianti. La previsione è che il 50% dei mititari reclutati in carcere possano superare la prova; da aprile, infatti, sono stati 29 gli ex carcerati che hanno chiesto di entrare nell'esercito e 14 delle domande sono state accolte dopo il periodo preliminare di addestramento. Ora che si va un passo più avanti, e cioè si cercano i carcerati, il maggior pericolo non sta nelle loro capacità ma in una reazione negativa dell'opinione pubblica, come quella che accompagnò l'anno scorso un progetto a Leeds di offrire la divisa dell'esercito ai giovani senza casa. «Il servizio militare può restituire un cittadino rinnovato alla società», dice il colonnello Harber. Ma non tutti ne sono sicuri.

Persone citate: Harber

Luoghi citati: Dover, Europa, Londra