Milosevic indagato a Brìndisi

Milosevic indagato a Brìndisi «Contrabbando» Milosevic indagato a Brìndisi Sandro Tarantino BRINDISI Sospettati di avere ricevuto finanziamenti dai capi del contrabbando e di intrattenere con loro rapporti «commerciali», il leader serbo Slobodan Milosevic, la moglie Mira Markovic, il presidente montenegrino Milo Djukanovic e il suo ministro degli Esteri Branko Perovie sono indagati dalla Procura di Brindisi. La magistratura, che si sta occupando dei rapporti tra i clan italiani presenti in Montenegro e le massime autorità dei Paesi balcanici, sospetta che i contrabbandieri abbiano addirittura finanziato e armato le milizie serbe nella guerra in Bosnia. E che, dietro la cupola del contrabbando, possa esserci un groviglio di affari tra capi di Stato, multinazionali del tabacco, consulenti finanziari e criminali italiani. Alcune delle rivelazioni sono del pentito, Adriano Benedetto Stano, che fino a qualche fa, anch'egli latitante in Montenegro, gestiva il traffico di sigarette con l'Italia. Il magistrato che conduce l'inchiesta, Lino Giorgio Bruno, sembra convinto che i vertici di Serbia e Montenegro fossero interessati alla gestione del contrabbando: ciò spiegherebbe i lunghi soggiorni di decine di latitanti italiani in Montenegro, prima che, agli inizi di ottobre, un accordo di collaborazione con l'Italia venisse seguito da una raffica di arresti. L'ultima operazione, 49 ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Bari - delle quali 28 eseguite - ha portato in carcere boss e gregari e svelato i rapporti tra multinazionali del tabacco, mediatori italiani con sede in Svizzera e trafficanti acquartierati in Montenegro. Tra i personaggi di maggiore peso sfuggiti alla cattura c'è Francesco Prudentino, 51 anni, boss di Ostuni (Brindisi) che ha visto finire in carcere tutta la famiglia (fratelli", moglie, figlio, cognati). Egli è ormai un manager con villa a Zelenica, 'accreditato di frequentazioni con Djukanovic: ha costruito due casinò, uno a Budva l'altro a Podgorica, un albergo, ha scucito 500 milioni al Montenegro per la costruzione di un acquedotto da Podgorica a Niksic e regalato auto alla polizia montenegrina.

Persone citate: Adriano Benedetto Stano, Branko Perovie, Djukanovic, Francesco Prudentino, Giorgio Bruno, Milo Djukanovic, Milosevic, Mira Markovic, Sandro Tarantino, Slobodan Milosevic