Israele, quattro bombe per distruggere la pace di Aldo Baquis

Israele, quattro bombe per distruggere la pace Saltano tre ordigni a Natanya alla vigilia dei negoziati israelo-palestinesi: una ventina di feriti Israele, quattro bombe per distruggere la pace Aldo Baquis TEL AVIV Con metodica puntalità, i nomini armati della pace in Modio Oriento sono tornati in azione ieri, nell'immediata vigilia dell'inizio dei negoziati israelo-palestinesi sull'assetto definitivo net Territori, L'obiettivo prescelto dagli attentatori palestinesi è stata la cittadina costiera di Natanya: 20 chilometri a Nord di Tel Aviv e a pochi minuti di automobile dalla cittadina autonoma di Tulkarm, in Cisgiordania. Di prima mattina, gli ignoti attentatori hanno deposto in un i ossone dell'immondizia, nel pieno centro della città, quattro ordigni di Iattura rudimentale eppure potenti. Por rafforzare l'effetto della deflagrazione, il materiale esplosivo era misto a chiodi. Le esplosioni di tre degli ordigni - avvenute nella centrale via Hcrzl sono state udite (in nel municipio, dove il sindaco Miryam Feirberg era impegnata in una seduta di lavoro. «Ci; l'aspettavamo da tempo - ha commentato - I.a nostra città è piei i di manovali palestinesi in cerca di lavoro. Molti di loro sono privi dei permessi di ingresso in Israele». Il quarto ordigno è stato disinnescalo dopo oltre un'ora di lavoro. Nelle deflagrazione sono rimasti feriti una veni ina di passanti. Molti sono rimasti storditi e disorientati dal frastuono, altri hanno cercato di strappare con le nude mani i chiodi che si (Mano conficcati nella carne. L'eco dell'attentato è giunto al governo di Ehud Barak mentre era riunito per discutere l'applicazione degli accordi di Sharm el Sheikh: in particolare, lo sgombero di coloni insediatisi illegalmente e un ridispiegamento militare dal cinqui! per cento della Cisgiordania, che dovrebbe avvenire alla fine del mese. «Siamo decisi a frantumare il terrorismo» ha assicurato Barak (un generale della riserva) al termine della seduta. «Ci attendiamo che l'Autorit il nuzionale palestinese faccia altrettanto», Ila parte sua il dirigente palestinese TayebAndel Rallini ha accusato l'Iran di voler a tutti i costi Far deragliare il processo di paia; in Medio Oriente mediante i suoi alleati nelle zone autonome: Hamas o la Jihad islamica. Nei giorni scorsi Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, aveva preannunciato una stagione di allentati per punire Israele della sua politica «di espansione colonialistica». Ma l'attentato linoni non e sialo rivendicato e Hamas - per bocca del leader Ahmed Yassin - so ne dice estraneo. «Noi non colpiamo civili inenni» ha spiegato. Nel frattempo la trama del processo di pace si trasferisce oggi a Parigi dove - in occasione della riunione dell'Intemazionale socialista - saranno contemporaneamente in visita sia Arafat, sia Barak. Ieri anche Bashar Assad - figlio del presidente Hafez Assad - si è recato a Parigi, nella sua prima delicata missione diplomatica. Le sue mosse sono state seguite con interesse da Israele nella speranza che preludano al rilancio dei negoziati israelosiriani, fermi ormai da quattro anni. Stamane intanto all'Hotel Grand l'ark di Ramallah (Cisgiordania) israeliani e palestinesi inizieranno solennemente le trattative sullo status permanente dei Territori, nella speranza di concluderli entro la fini! dell'anno. In questi negoziati prenderà forma compiuta lo stato palestinese, le cui strutture sono state concepite negli accordi di Oslo ( 1993) e rafforzate negli anni successivi. L'ambasciatore israeliano Oded Eran e il ministro palestinese Yasscr Abed Babbo si incontreranno due volte alla settimana - a Ramai lab e a Gerusalemme - per entrari; nel vivo del conflitto israelo-palestinese. Discuteranno dello status di Gerusalemme est, dei Luoghi Santi, del problema dei profughi (Israele si opinine al loro ritorno nello stato ebraico), dei confini e delle prerogative della futura entità palestinese, degli insediamenti ebraici nei Tenitori. Proprio ieri Barak ha autorizzato la notevole ostensione di un insediamento ebraico, Itamar, alle jiorte di Niiblus. La reazione dei palestinesi è stata irritata. «Se questi sono i progetti dogli israeliani ha detto un funzionario palestinese - al tavolo dei negoziati avremo ben lineo da dirci». Le cariche esplosive miste a chiodi erano nascoste in un cassonetto dell'immondizia Il premier Barak «Non ci fermeremo e siamo decisi a frantumare il terrorismo» ih-ÌJ* ,, -7 $9mMmNìI Uno dei passanti israeliani rimasti feriti ieri nella cittadina costiera di Natanya