Gates: io ho portato il computer in ogni casa

Gates: io ho portato il computer in ogni casa Gates: io ho portato il computer in ogni casa La replica delfondatore dì Microsoft alla condanna per monopolio WASHINGTON li' tutta in salita la battaglia di Microsoft., adesso che il giudice Thomas Penfield Jackson ha accusato il gigante del software di essersi comportato come un bullo di quartiere, sfruttando il suo monopolio per soffocare la concorrenza. Per ora siamo ancora alla prima parte di un verdetto che sarà scaglionato in tre fasi. In pratica il giudice Jackson si ò limitato ad illustrare la situazione come la vede: un mercato dominato da un gigante che non esita ad usare tattiche predatorie per estendere il suo dominio. Non ha ancora detto se Microsoli, ha acquisito il suo monopolio in maniera'illegale, violando la legge anti-trust. E non ha emesso alcuna sentenza. Non sappiamo ancora cosa ne sarà della Microsoft. A queste domande Jackson risponderà in un secondo o in un terzo tempo. Ma nelle 207 pagine del suo rapporto il giudice - un anziano signore un po' all'antica, che scriveva le sue sentenze a mano prima di affrontare il caso Microsoft - getta una luce cosi negativa sul gigante del software, usa toni cosi critici, che non lascia spazio al dubbio: «La Microsoft ha dimostrato che è disposta ad usale il suo prodigioso'.Otero nel mercato e i suoi immensi profitti per danneggiare chiunque voglia perseguire iniziative che possano intensificare la competizione con i suoi prodotti». Gli avvocati della Microsoft, incluso Hill Gates, hanno sempre respinto la tesi del regime di monopolio, sostenendo che l'azienda opera in un mercato «molto competitivo». In pratica, la Microsoft sarebbe stata più brava e più aggressiva dei rivali. Ma il giudice ha parlato di argomentazioni «speciose». In particolare ha criticato la Microsoft per aver cercato di estendere il suo dominio dal software: ad Internet, regalando il suo browser «Internet Explorer» assieme al suo programma Windows. «I browser per Internet e i sistemi operativi sono prodòtti diversi», ha sottolineato, e non due componenti di uno stesso prodotto, come invece ha insistilo la Microsoft. L'azienda, insomma, ha fatto ricorso a questa tattica per spazzare via la concorrenza della Netscape, che era il numero uno nel campo dei browser. Il giudice ha dunque accolto la tesi dell'Amministrazione Clinton, che trascinò Microsoft in tribunale poco più di un anno fa accusandola di usare tattiche predatorie che stavano danneggiando il pubblico e l'evoluzione del mercato. E ieri il Guardasigilli Janet Heno ha esultato: «Questo è un grande giorno per i consumatori americani». Ma Bill Gates, già di gran lunga l'uomo più ricco del mondo e con tutta la vita ancora davanti (ha appena compiuto 44 anni) non è affatto pronto a deporre le armi. «Microsoft compete con vigore e lealtà e sempre nell'interesse dei consumatori per i quali produciamo i nostri prodotti - ha detto -. La semenza riconosce il ruolo di Microsoft nella diffusione di Internet. È grazie a Windows E' il pre accusadi «pratstronc che i personal computer sono diventati uno strumento di massa, facili da usare e disponibili a un prezzo che non è mai stato così basso». Adesso che cosa succederà? Il giudice Jackson sa bene che si sta avventurando in una terra sconosciuta, e che ogni sua decisione avrà ripercussioni enormi. Uno dei motivi per cui ha deciso di scaglionare il verdetto è proprio per cautelarsi contro possibili errori da parte sua, che potrebbero emergere dalle reazioni a questo suo primo documento.' Ma è quasi certo, alla luce delle sue conclusioni e del tono usato nell'enunciarle, che nella seconda parte del verdetto accuserà la Microsoft di aver violato le leggi anti-trust. E a quel punto dovrà decidere la sentenza - la terza parte di questo verdetto sui generis. La gamma è ampia. Si va dall'ipotesi di una multa salata a quella molto più grave dello smenibramem j della Microsoft, così come fu fatto con la Standard Oil nel lr .11 econl'Att nel 1984. C'è anche l'ipotesi di un patteggiamento tra governo e Microsoft. Ma il giudice Jackson ha rafforzato a tal punto la mano del governo, che l'incentivo a trattare è scarso. E il tono di sfida usato da Gates in queste ultime ore fa presagire un imminente ricorso in appello, ed una guerra che si profila lunga. [a. d. r.l E' il primo di tre verdetti e accusa il re dell'informatica di «pratiche predatorie» per stroncare la concorrenza Il momento del verdetto: Joel Klein, capo dell'Antitrust, il ministro della Giustizia Janet Reno e l'avvocato David Boise La sentenza arriverà solo dopo un lungo iter processuale che potrebbe concludersi con lo smembramento della società

Luoghi citati: Internet, Washington