All'Italia il record mondiale delle tasse

All'Italia il record mondiale delle tasse La bocciatura dai dati delTOcse. Inps, domani partono i controlli su otto milioni di pensionati All'Italia il record mondiale delle tasse In vent'anni sono cresciute dal26,8 al43,5per cento ROMA. L'Ocse ha aggiornato i dati sulle entrate fiscali e gli italiani scoprono così di detenere un record che nessuno ci invidia: in vent'anni il peso complessivo di imposte e tasse sul prodotto interno lordo è infatti cresciuto del 16,7%. Nel 1979 la percentuale era del 26,8 del Pil, due anni fa ha toccato il picco del 44,4 e nel 1998 è scesa al 43,5. Nonostante le cifre, c'è chi sta peggio: ad esempio, restano più tartassati i francesi con il 45,2% nel '98 (e secondo le prime stime nel '99 è previsto un ulteriore aumento), l'Austria con il 44,3%, il Belgio anch'esso impegnato a ripagare i debiti del passato con il 46,3%. Irraggiungibili, almeno nell'immediato, restano comunque i Paesi nordici: tasse e imposte incidono in Svezia per il 53%, in Danimarca per il 49,3% e in Finlandia per il 46,9%. Ma in tutti gli altri Paesi i mutamenti sono stati più lenti. Nessuno tra essi ha eguagliato l'Italia nella corsa da un prelievo fiscale vent'anni fa minore rispetto ai Paesi vicini, a uno che ora è allineato con la media europea, ma finanzia i servizi di uno Stato in genere meno efficiente. Comincia invece domani la caccia dell'Inps alle pensioni non dovute: ogni anno, secondo i calcoli dell'istituto di previdenza, 1500 miliardi finiscono nelle tasche di persone che non ne hanno diritto, ^operazione trasparenza» dovrebbe terminare nel marzo del Duemila. Saranno controllati circa 8 milioni e mezzo di pensionati, cui si chiederanno dati relativi ai redditi del '96, '97 e'98. SERVIZI ALLE PAGINE 16 E17

Luoghi citati: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Italia, Roma, Svezia