In corsa una cordata italiana

In corsa una cordata italiana SSANGYONG In corsa una cordata italiana ROMA. La casa automobilistica coreana Ssangyong Motor Company, controllata dal gruppo Daewoo (ora in crisi), venderà il 53% del proprio capitale al miglior offerente sul mercato intemazionale e, al momento, i prentendenti sembrerebbero essere tre: la General Motors, il gruppo DaimlerChrysier e la cordata di imprenditori italiani che nei giorni scorsi aveva annunciato il proprio interesse. Sono gli elementi emersi dall'ultimo colloquio che gli emissari del pool di industriali italiani (capitanato dal presidente Giuseppe Ricci e dal vicepresidente Sergio Mia della Ssangyong Italia) hanno avuto nei giorni scorsi a Seoul con il presidente della Chohung Bank, maggiore creditrice della Ssanyong incaricata di vendere la società coreana entro la fine del 2000. «La cessione - precisa il direttore della Ssangyong Italia Angelo Monachesi - verrà effettuata in piena autonomia rispetto alla dismissione del grappo Daewoo». Difficile ipotizzare il valore dell'acquisizione che non dovrebbe superare i mille miliardi di lire.

Persone citate: Angelo Monachesi, Giuseppe Ricci

Luoghi citati: Italia, Roma, Seoul