Settembre dà la carica alla Fiat di Marco Zatterin

Settembre dà la carica alla Fiat Dopo un avvio difficile, il gruppo del Lingotto prevede per il 1999 un risultato operativo in linea con il 1998 Settembre dà la carica alla Fiat L'auto riprende quota e riduce le perdite Marco Zatterin TORINO Settembre conferma le previsioni della Fiat. I nuovi modelli - la Punto e la Lybra - hanno cominciato a dare i risultati attesi: ora il settore Auto offre quei segnali di miglioramento su cui il Lingotto contava. Nel terzo trimestre le perdite operative si sono ridotte in modo sensibile, così tutto lascia intendere che nell'ultimo scorcio dell'anno le quattro ruote torneranno a produrre reddito. Forte di questa spinta, il 1999 del centenario promette un finale in accelerazione e, dopo un inizio poco favorevole, il gruppo torinese dovrebbe conseguire un risultato in linea con quello dell'esercizio precedente. Il consiglio di amministrazione della Fiat, riunito sotto la presidenza di Paolo Fresco e alla presenza dell'amministratore delegato Paolo Cantarella, ha esaminato ieri un quadro in cui le luci si stanno gradualmente sostituendo alle ombre. Nel terzo trimestre l'andamento dei mercati ha ripetuto quello dei primi sei mesi del '99: in Europa la domanda di auto è stata elevata in un contesto di prezzi decrescenti; un Brasile convalescente e un'Argentina in difficoltà hanno penalizzato gli affari in America Latina; la domanda di macchine agricole negli Stati Uniti, mercato forte per la New Holland, è rimasta debole. L'insieme dei conti ne ha sofferto, e il confronto del terzo trimestre '99 con quello del '98 appare alla fine sfavorevole. Se però si guarda al secondo trimestre '99 il cambiamento di marcia del settore Auto attribuisce una intonazione tutta nuova alla partitura contabile. Vediamo i numeri. Fra luglio, agosto e settembre il fatturato consolidato della Fiat è stato di 10,8 miliardi di euro (+8 per cento rispetto allo stesso periodo del 1998), mentre il risultato operativo di gruppo è sceso a 32 milioni di euro (140 milioni il precedente). L'effetto-attesa per i nuovi modelli, nonché la pressione sui prezzi, hanno compresso la redditività allo 0,7 per cento (1,8 per cento il dato di raffronto). Di conseguenza il risultato consolidato prima delle imposte si è fermato a 58 milioni di euro ( 191 il dato precedente). Visto nella prospettiva dei primi nove mesi del '99, il fatturato consolidato sale a 34,4 miliardi di euro, in linea con il dato precedente. Il risultato operativo è passato a 195 milioni di euro (806 milioni il numero di raffronto) e l'utile ante imposte consolidato si è fermato a 319 milioni di euro contro i precedenti 1224, cifra che comprendeva anche la plusvalenza per la vendita della Snia. Con l'acquisto dell'americana Case ad opera della New Holland il fatturato complessivo della Fiat ha già di fatto superato i 100 mila miliardi di lire. In tutto questo, la Fiat Auto ha vissuto anche l'handicap della stagione estiva e della sua domanda tradizionalmente debole. Nel trimestre la Fiat ha venduto 539 mila vetture nel mondo, il 3,8 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 1998. Il fatturato del terzo trimestre è apparso grosso modo stabile a 5,56 miliardi di euro, generando una perdita operativa di 61 milioni: quest'ultimo è un dato peggiore rispetto al passivo di 32 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, ma è migliore del secondo trimestre '99 quando la perdita era stata di 148 milioni di euro. E' il segnale che il combinato della Punto e della Lancia Lybra funziona, mentre 0 progresso nella produzione di guadagni rispetto alla prima metà dell'anno è per il Lingotto uno sviluppo positivo. L'impegno è a questo punto evidente: «Fiat Auto conta di tornare ad una redditività operativa di nuovo positiva nell'ultimo trimestre». Gli uomini del Lingotto prevedono che anche l'Iveco chiuda il '99 in crescita e raggiunga gli stessi livelli di redditività dell'anno passato: nel terzo trimestre la casa ha avuto un fatturato di 1,65 miliardi di euro ( 1,49 nel periodo di riferimento precedente); un risultato operativo di 52 milioni di euro (66 milioni) e una redditività del 3,1 per cento (4,4 per cento). Va bene il Nuovo Daily e gli ordini si mantengono sostenuti con un incremento del portafoglio del 20 per cento rispetto ai primi nove mesi del '98.1 settori automotoristici (componenti, prodotti metallurgici, sistemi di produzione) hanno fatto segnare nel terzo trimestre un risultato operativo di 48 milioni di euro (41 il dato precedente). La redditività delle vendite è rimasta stabile al 3 per cento col miglioramento di Comau che ha compensato il lieve calo di Magneti Marelli e Teksid. Gli altri comparti industriali del gruppo (Avio e Ferroviaria) hanno portato l'utile dei tre mesi da 10 a 16 milioni di euro, segnalando una redditività in chiara espansione. Ottima la prestazione del gruppo Tòro nelle assicurazioni (fatturato in aumento del 30 per cento). Le prospettive per l'esercizio '99 restano comunque legate alla ripresa dell'auto che, insieme con le strategie per il miglioramento dell'efficienza e il processo di semplificazione e riduzione dei costi, conduce la contabilità sugli stessi livelli del 1998. La differenza più grossa sarà alla voce degli oneri finanziari che le acquisizioni dell'anno (6 miliardi di euro in totale) hanno condotto in rosso. Era tutto previsto, dicono al Lingotto, anche l'aumento dei tassi che dunque pesa poco sull'operazione. Oltre tutto non si stacca tutti i giorni un assegno da 6 miliardi di dollari come quello che sta per essere firmato per l'acquisto della Case. «Testimonia la nostra volontà di crescere» dicono alla Fiat, dove continua la strategia delle acquisizioni mirate. Sui grandi accordi niente da dire; la parola d'ordine 6 sempre la stessa: «Possiamo benissimo andare avanti da soli». Paolo Cantarella, amministratore delegato della Fiat, insieme con il presidente Paolo Fresco

Persone citate: Paolo Cantarella, Paolo Fresco

Luoghi citati: America Latina, Argentina, Brasile, Europa, Stati Uniti, Torino