«Ricordo il gran silenzio delle Chiese» di Emanuele Novazio
«Ricordo il gran silenzio delle Chiese» «Ricordo il gran silenzio delle Chiese» Kohl: mi aspettavo campane a festa, che delusione Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO «Un silenzio deplorevole, una delle peggiori delusioni della mia vita»: a dieci anni dalla caduta del Muro, Helmut Kohl esprime un giudizio molto severo sull'atteggiamento delle due Chiese tedesche, la cattolica e l'evangelica, nei giorni della riunifìcazione. Non hanno preso posizione, dice in sostanza l'ex Cancelliere, sono rimaste in disparte di fronte a fatti di straordinaria importanza per il Paese. Immediata la replica di parte cattolica: «L'accoglienza del capo della Ddr Erich Honecker da parte di Kohl, con l'inno nazionale e le bandiere, è stato uno dei giorni peggiori per me quand'ero vescovo di Berlino», ribatte monsignor Joachim Meisner, oggi arcivescovo di Colonia. La riunificazione del resto, insiste monsignor Meisner, ha mostrato anche «tendenze non cristiane e perfino anticristiane»: per esempio «con le discussioni sull'apertura domenicale dei negozi», ma soprattutto con la riforma della legge sull'aborto approvata proprio dal governo di Kohl. Quando c'era il Muro, all'Ovest l'interruzione della maternità era possibile soltanto in casi eccezionali, mentre all'Est abortire era routine. Il governo a guida democristiana scelse il compromesso tuttora in vigore: l'aborto è consentito entro i primi tre mesi di gravidanza e soltanto dopo un colloquio con esperti, in un consultorio al quale può partecipare anche un sacerdote; ma la responsabilità della scelta resta alla donna. L'arcivescovo di Colonia sottolinea anche il ruolo negativo assunto nel Paese, dopo la riunificazione, da «gruppi che dominavano nella Ddr», la Pds erede del partito comunista di Honecker dunque. Meisner tuttavia non spiega perché il giorno dell'unità le Chiese hanno taciuto, come Kohl rimprovera loro: «Avevo creduto che proprio ■ vìB nostra Patria, le due Chiese potes- H Invece, non so¬ nito sottolineare | . BH no riuscite a l'unità interna della formulare un messaggio comune», accusa l'ex Cancelliere, che insiste: «Mi ero aspettato che in quella circostanza le campane suonassero per ringraziare Dio dell'unificazione, un regalo ottenuto in pace e libertà. Mi vergogno ancora per i molti responsabili di questo deplorevole silenzio». L'avvicinarsi dell'anniversario promuove altre polemiche. L'esclusione di esponenti delle regioni orientali dalla lista dei relatori ufficiali alle cerimonie del 9 novembre ha spinto ieri il presidente del Bundestag Thierse, uomo dell'Est, a chiedere che sia il responsabile dell'Ente che indaga sulla Stasi, l'ex parroco di Rostock Joachim Gauck, a pronunciare un discorso in Parlamento. Al posto del cancelliere Schroeder e di Helmut Kohl. ■ vìB H | . BH Da Kohl, il Cancelliere dell'unificazione, un duro attacco alle Chiese tedesche
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