Nemica Di Pietro-Micheli sul «ritorno dei tangentisti

Nemica Di Pietro-Micheli sul «ritorno dei tangentisti Pietra dello scandalo, una nomina in Lombardia Nemica Di Pietro-Micheli sul «ritorno dei tangentisti Lexpm: si ricomincia coi vecchi metodi Il ministro: nessuna pressione dai partiti ROMA Si infiamma la polemica tra Antonio Di Pietro e il ministro dei Lavori Pubblici Enrico Micheli sul pericolo di un «ritomo dei tangentisti» nella pubblica a mministrazionc-. Nei giorni scorsi, riferendosi alla proposta di nomina del presidente del consorzio dell'Adda, l'ex pm aveva lanciato l'allarme: «Si sta tornando aveva detto-al vecchio metodo». Il ministero aveva subito replicato: «La difficile opera di moralizzazione non può prescindere dalla leale collaborazione di tutti, ivi compreso il senatore Di Pietro». Ieri l'ex pm di Mani Pulite ha inviato al ministro, da Bruxelles, una polemica lettera aperta: «La sua risposta, signor ministro, mi meraviglia molto. Invece di disporre una verifica sulle nomine finora effettuate ed indicare un metodo più sicuro affinché simili infortuni non abbiano a ripetersi, lei preferisce prendersela pubblicamente con me, accusandomi di aver mancato di "leale collaborazione" e di non aver effettuato una diretta segnalazione a lei sugli errori che lei stesso stava facendo.... Io ho fatto "diretta segnalazione" all'istituzione alla quale appartengo, cioè alla Commissione Lavori Pubblici con spirito di Antonio Di Pie o "leale collaborazione". 0 forse lei scambia la collaborazione con il collaborazionismo occulto?». Enrico Micheli ha immediatamente replicato in serata. «In riferimento alla lettera aperta comunico quanto segue: « 1 ) Ho già detto che il criterio a cui mi atterrò in futuro per evitare il verificarsi di spiacevoli incongruenze nelle nomine, derivanti da un' inevitabile incompleta conoscenza dei fatti, è quello di acquisire per ogni candidato una dichiarazione in fede anche su eventuali precedenti giudiziari; 2) La proposta di nomina del presidente del Consorzio dell' Adda è stata vagliata dagli uffici su designazione di un mio stretto collaboratore che non era neanche lui a conoscenza dei precedenti giudiziari del candidato. D'altronde, il passaggio parlamentare serve anche a fare le opportune ulteriori verifiche al riguardo; 3) ho già comunicato ai presidenti delle commissioni competenti le mie decisioni sulla questione. Il sen. Di Pietro, come gli compete, potrà conoscerle per quella via; 4) in un anno di attività al ministero dei Lavori Pubblici non ho mai effettuato, né per la verità mi è stata mai richiesta, alcuna nomina da parte di segretari dipartiti». ir. i.l Antonio Di Pietro

Persone citate: Antonio Di, Antonio Di Pie, Antonio Di Pietro, Di Pietro, Enrico Micheli, Micheli

Luoghi citati: Bruxelles, Lombardia, Roma