Ultime ore per il grande accordo fra Generali e Ina di Valeria Sacchi

Ultime ore per il grande accordo fra Generali e Ina I dettagli del patto dovrebbero essere resi noti oggi: alla compagnia di Siglienti piena autonomia Ultime ore per il grande accordo fra Generali e Ina Si tratta per il rimpasto del consiglio Comit-Intesa: Salvadori vicepresidente Valeria Sacchi MILANO. Salvo sorprese, oggi si dovrebbero conoscere i termini della possibile intesa tra Generali e Ina. La trattativa infatli ò ormai alla stretta finale e sembra superato anche l'ostacolo maggiora, quello relativo alla parte finanziaria che dovrebbe concretizzarsi Tri un acconto dividendo per gli azionisti Ina. Gli advisor delle due compagnie sono dunque riusciti a trovare un punto di incontro che permetta all'Ina di ottenere maggiori garanzie di autonomia e di alzare indirettamente, attraverso l'acconto, il prezzo dell'Opas, e alle Generali di trasformare l'Opas da «ostile» in «amichevole». 0, per meglio dire, consenta all'Ina di dare un giudizio positivo di «congruità» sull'offerta avanzata da Trieste. Se anche gli ultimi dettagli saranno andati a posto nella notte, i vertici di via Sallustiana potrebbero convocare già per domani il consiglio di amministrazione cui sottoporre i nuovi ^ermini.flnsomma, dopo la prima «pace» siglata tra Generali e Sanpaolo Imi che, di fatto, aveva messii in difficoltà non^sdro la stessa Ina, arriva una seconda «pace» a smussare gli attriti e a sedare gli animi. Del resto, non più tardi di sabato scorso, era stato lo stesso presidente delle Generili, Alfonso Desiata, a confermare che si erano aperte con l'Ina «trattative serie». L'intesa si articola su contenuti industriali e finanziari. Verrebbe assicurata al gruppo Ina completa autonomia sia per il management (in tal caso il presidente Siglienti e l'amministratore delegato Lino Benassi resterebbero al loro posto), che per la rete dei grandi agenti Ina, con prospettive'<tì, un più accentuato ruolo netfiJpVita. Sotto il profilo finanziarlo le Generali avrebbero accatta»!» richiesta dei MÉkÉÉftrt di alzare il prezzo attraversò un acconto dmdenaB ' (fnfe^o^à essere deliberato datftSwSflgHb Ina) da distribuire subito agli azionasti della comapagnia romana.Acconto in linea con i risultati del primo semestre dell'anno che, come è noto, ha chiuso con un utile netto di 460 miliardi. Sempre a Milano sono in corso altre trattative che riguardano il rimpasto nei consigli di amministrazione di Comit e Intesa, dopo l'adesione di piazza Scala all'offerta di scambio proposta dal gruppo guidato da Giovanni Bazoli. Nel consiglio Comit dovrebbero fare il loro ingresso, in occasione dell'assemblea del 12 novembre, rappresentanti dei maggiori azionisti di Intesa, oltre all'amministratore delegato di Intesa Carlo cui andrebbe anche uria^ijspresidenza. A loro volta tre rappresentanti degli azionisti Comit e quindi nuovi azionisti di Intesa verranno nominati in occasione dell'assemblea di Intesa fissata per il 30 novembre, uno per Commerzbank, uno per Generali e uno per Hdp-Mediobanca. Per le Generali dovrebbe arrivare Gianfranco Gutty, per Commerzbank Axel von Ruerdorffer. Non è ancora chiaro se per Hdp-Mediobanca, la scelta cadrà sull'amministratore delegato di via Filodrammatici, Vincenzo Maranghi.

Luoghi citati: Milano, Trieste