Belgio ha scoperto il re pupa di Francesco Manacorda

Belgio ha scoperto il re pupa DALLA TRADIZIONALE! .ALLE COPERTINE DEI ROl .CHI' Belgio ha scoperto il re pupa Dall'austero Baldovino al gaudente Alberto analisi Francesco Manacorda corrispondente da BRUXELLES P HTL1PPE, il «principe triste», che finalmente sembra trovala felicità; il re Alberto li che invece vede messo in piazza il suo [lassato lìn troppo allegro; Laurent, l'«onfant tcrrible» di Palazzo reali; che scalpita e si arrabbia, come succede in ogni famiglia, per motivi di quattrini, E poi una figlia segreta che riappare dopo trent'anni, voci di tradimenti a catena, illazioni su paternità incerte, sospetti tii complotti fascisto-fiamminghi, appelli accorati per la difesa della privacy della monarchia ed editoriali altrettanto accorati in cui si spiega come la stampa debba suo malgrado violare la reale intimità, non fosse altro che per temere il passo con la temibile tv. E ancora, silenzi impenetrabili del Palazzo reale, smentite che non smentiscono, la regina l'aula «mai così serena», assicurano doverosamente le cronache di corte, come in questo momento. Non è Londra, non Montecarlo, ma più banalmente Bruxelles. Dopo anni vissuti in una confortevole oscurità, dopo la beatificazione di re Baldovino - che nell'aprile del 1990 abdicò per 48 ore pur di non firmare la leggo che autorizzava l'aborto nei confini del regno - la monarchia belga torna di prepotenza sotto i riflettori e rischia anche qualche inaspettata scottatura, proprio come accadde dopo le nozze nel 1959 tra Alberto II e la bella, ma poco popolare, Paola Ruffo di Calabria. L'apoteosi, almeno quella ufficiale, della nuova vita mediatica di Alberto II e famiglia, avverrà sabato 4 dicembre quando alle 11 in punto, dopo aver doverosamente adempiuto ai riti civili, l'erede al trono Philippe e madamoiselle Mathilde d'Udekem d'Acoz, entreranno nella cattedrale di Saint Michel pergiurarsi fedeltà davanti a Dio e dare una nuova regina ai belgi. Sempre diffidenti verso le mogli venute da lontano, come la spagnola Fabiola impalmata da Baldovino (! soprattutto l'italiana Paola, i belgi esultano adesso per una principessa che considerano tutta loro o che, per meglio dire, è così multiforme da poter piacere a tutti i belgi. La bella Mathilde, ventisei anni appena, rispetto ai quaranta incombenti di un marito che ha strappato a un celibato da record - ò di nobile schiatta fiamminga e quindi conquista metà del Paese, ma vive in Vallonia e dunque si attrae le simpatie dell'altra metà; è cattolica ma non bigotta; è nobile - suo padre è barone - ma ha scelto un mestiere concretissimo come quello della logopedista. E poi unisce tutti, compresi i sessantamila germanofoni che pure vivono in Belgio, per il suo mutilinguismo: fiammingo e fran¬ cese, naturalmente, ma anche tedesco, inglese, e un po' d'italiano. A guastare la festa che avrebbe dovuto far brillare di nuova luce l'appannata monarchia - Alberto non ha certo il carisma un po' ascetico del fratello morto nel 1993 - stanno però arrivando con tempismo sospetto ima serie di scandali e scandaletti. Ha acceso la miccia, il 19 ottobre scorso, un improbabilissimo biografo di corte che ha annunciato la probabilissima esistenza di una figlia segreta di Alebrto II. Sul biografo, un diciottenne fiammingo che si chiama Mario Danneels e giura di aver fatto tutto da solo, piovono per ventiquattr'ore le scomuniche della stampa e le accuse di lavorare contro la monarchia per fini inconfessabili. Poi qualcosa scatta nell'incoscio collettivo belga e si scopre che sì, tutti sapevano dell'esistenza di una figlia segreta di re Alberto, ma che nessun aveva finora ritenuto elegante parlarne. E' uno scrupolo che la stampa francofona e soprattutto fiamminga - tradizionalmente meno vicina alla monarchia - supera rapidamente: in poche ore si hanno foto, indirizzo e fotografie di Delphine Boel, la presunta figlia del ra, interviste alla madre della ragazza che non dice molto ma lascia intendere moltissimo. E' quanto basta per aprire la diga e lasciar precipitare la cascata delle rivelazioni d'antan sulla qurantennale e tormentata storia di Alberto e Paola: si rispolverano liste di vecchie amanti del re ed elenchi assai meno corposi di fiamme della regina, compreso l'immancabile cantante Adamo, e qual¬ che giornale fiammingo si spinge addirittura ad avanzare dubbi sulla paternità dell'ultimogenito di casa reale, il principe Laurent. Lui, trentasei anni e una fama da scavezzacollo, non si sottrae al confronto. In un'intervista al quotidiano popolare «La Derniere Heure» si lamenta intanto perchè la settimana scorsa il gioverno belga ha deciso di raddoppiare il vitalizio di Philippe, portandolo a oltre un mUiardo e mezzo di lire l'anno in occasione del suo matrimonio, e di attribuire mezzo miliardo annuo anche alla principessa Astrid. «Sono davvero arrabbiato - dice - e mi stupisce che anche mia sorella Astrid abbia diritto al vitalizio che pensavo riservato all'erede al trono». E sulla delicata questione delle sue origini sceglie una linea assai poco reale: «Sì, lo so che qualcuno mi ha trattato da bastardo e lo considero come un insulto. Ma il giorno in cui sono stato concepito io non c'ero e quindi non posso proprio dire di non essere figlio del rei». ■li**: Una improbabile biografìa del sovrano ricorda al Paese la storia rimossa di una figlia naturale e dei tempestosi rapporti con la regina Paola E l'ultimogenito parla delle sue presunte origini extraconiugali Tutto mentre stanno per celebrarsi le nozze dell'erede al trono Qui accanto re Alberto II con la regina Paola. In alto re Baldovino con.la regina Fabiola. A destra, l'erede al trono belga, il principe Philippe

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Calabria, Londra, Montecarlo