Boeing in mare, non ci sono sopravvissuti di Franco Pantarelli

Boeing in mare, non ci sono sopravvissuti Si cercano ancora frammenti dell'aereo per ricostruire la tragedia. Recuperato un solo cadavere Boeing in mare, non ci sono sopravvissuti // mistero dei trenta militari egiziani saliti in incognito Franco Pantarelli NEW YORK C'erano una trentina di militari egiziani a bordo del Boeing 767 dell'EgyptAir caduto l'altro ieri nei pressi dell'isola di Nantucket, al largo della costa del Massachusetts. Tornavano a casa dopo un periodo di addestramento negli Stati Uniti, che sono i principali fornitori di materiale bellico all'Egitto, e alcuni di loro avevano appena appreso tutti i segreti degli elicotteri da combattimento Ah-64, meglio noti come «Apache». Impossibile stabilire se questo particolare possa in qualche modo deporre a favore dell'ipotesi bomba come causa della tragedia, ma di sicuro c'è stata gente che lo ha pensato, soprattutto a causa dell'atteggiamento di segretezza che ha circondato la loro presenza a bordo. Ai giornali egiziani, si è saputo, è stato impedito di menzionarla e il funzionario del Pentagono che a un certo punto ha rivelato la cosa lo ha fatto a patto di non essere nominato. Poi però è stato lo stesso William Cohen, il segretario americano alla Difesa, a far sapere di avere parlato al telefono con il suo omologo egiziano, Hussein Tantawi, per esprimergli le condoglianze. Non sì conosce il «rango» di quei militari, ma si sa che almeno tre di loro si sono imbarcati sul volo senza compiere le operazioni di «chek in». I Può significare semplicemente che sonò stati inseriti "all'ultimo momento ma può anche essere la prova che erano personaggi «molto importanti». Al di là degli sviluppi che questo particolare potrebbe o no fornire, ieri le due ipotesi bomba o guasto - erano ancora «alla pari», nel senso che nulla veniva escluso ma nulla veniva considerato prevalente. Bill Clinton, nel frattempo arrivato a Oslo per i colloqui sul Medo Oriente, ha ripetuto che «sarebbe bene non trarre conclusioni finché non sappiamo qualcosa di concreto». Anche Hosni Mubarak, il Presidente egiziano, ha detto: «Sa¬ botaggio? Non credo. Atto terroristico? Non credo, ma non si sa mai. Aspettiamo i risultati del'inchiesta». Mubarak ha anche accennato - in un'intervista alla Cnn - alla «maledizione» di quella zona, dove gli aerei caduti cominciano a essere molti, aggiungendo che forse sarebbe il caso di indagare sulle condizioni atmosferiche. L'Fbi, si è saputo, sta interrogando molta gente: l'equipaggio che ha portato l'aereo da Los Angeles a New York e poi è stato sostutito, le persone scese a New York, gli operai che hanno curato il rifornimento di carburante, eccetera, alla ricerca di «qualcosa» che possa far pendere la bilancia verso l'ipotesi bomba. Ma una preliminare analisi compiuta sui pochissimi elementi di cui si dispone sembra andare in senso opposto. Sembra infatti da escludere la repentina mancanza di correntìe elettrica nel Boeing 767, prima e durante la caduta, il che a sua volta escluderebbe la possibilità di un'esplosione. I radar sono stati in grado di «seguire» la caduta dell'aereo per una consistente manciata di secondi e questo, secondo alcuni esperti, è possibile solo se il sistema elettrico continua a funzionare. Non fu il caso del volo 800 della Twa, quello caduto tre anni fa a Long Island, né il caso dell'aereo Pan Am, per il sabotaggio del quale stanno per andare sotto processo due cittadini libici. In ambedue i casi ci fu l'esplosione in volo (solo nel caso Pan Am causata sicuramente da una bomba) e i due aerei sparirono immediatamente dagli schermi radar. Intanto, le operazioni al largo delle coste del Massachusetts sono state «declassate»: da «ricerca e soccorso» a «ricerca e recupero», il che, in parole semplici e terribili, significa che ci si è convinti che non ci sono sopravvissuti. «A questo punto riteniamo che sia nel migliore interesse di tutti non pensare più che troveremo qualcuno ancora vivo», ha detto l'ammiraglio Richard Larrabee della Guardia Costiera. Per i parenti di chi era a bordo, quindi, ormai l'unica possibilità è quella di identificare i corpi delle vittime. Finora ne è stato recuperato solo uno. E' stato portato a Providence, la città più vicina al luogo della sciagura, dove verranno portati anche gli altri, se e quando li troveranno. Un contingente di parenti e amici che l'altro ieri erano corsi all'aeroporto Kennedy in cerca di notizie è stato già trasferito a Providence. Il sindaco di New York, Rudolph Giuliani, ha chiesto loro di portare con sé le foto dei loro cari, in modo da facilitare l'identificazione dei corpi. Ufficiali di alto rango tornavano in patria dopo l'addestramento sugli elicotteri Apache Bomba o guasto ipotesi ancora aperte Il presidente Mubarak: indagate anche sulle condizioni atmosferiche In alto, un'imbarcazione della Guardia costiera batte il tratto di mare al largo della costa del Massachusetts alla ricerca di relitti. In basso, Hatem Rushdy, uno dei piloti del volo 990 ore 1,19 (locale) l'Egypt Air 990 decolla da New York OCEANO ATLANTICO » Ore 1,52 ultimo segnale radar Ore 1,50: l'aereo è precipitato da una quota di 10.000 metri. Nel punto di caduta la visibilità era di 15 km e il vento soffiava a 14 km/ora IlQTrDurante la caduta i transponder inviava segnali radar: c'èra ancora energia elettrica a bordo In 36 secondi l'aereo ha perso 4000 metri di quota L'ULTIMO VOLO DELL'EGYPTABR Profondità dell'acqua in questa zona: 80 metri E' plo, mei s19ni senoriuriumo La disperazione dei parenti che si sono raccolti al Centro Islamico di Long Island

Persone citate: Bill Clinton, Hatem Rushdy, Hosni Mubarak, Hussein Tantawi, Kennedy, Mubarak, Richard Larrabee, Rudolph Giuliani, William Cohen