Di Pietro; subito alle urne

Di Pietro; subito alle urne Di Pietro; subito alle urne Parisi: prima la legge elettorale ROMA Il tema delle elezioni accalora anche i Democratici. Di Pietro dichiara a chiare lettere che è tempo di tornare alle urne. Subito dopo interviene anche il vicepresidente dell'Asinelio, Arturo Parisi, per rafforzare il «pensiero» dell'Asinelio, e forse per frenare interpretazioni precipitose di quello che suonava come un imperativo: elezioni sì, ma con una nuova legge maggioritaria. E aggiunge: «Adesso sarebbero più che inutili, dannose». La cronaca del travaglio dell'Asinelio comincia con un'intervista dell'ex pm a Italia Radio. Il tema della trasmissione era «Restaurazione, non solo politica, ma anche nel campo musicale e dello spettacolo in genere». Non deve essere sembrato vero a Di Pietro, proprio in questi giorni, di poter gridare la sua verità: la restaurazione «non è una possibilità, è una realtà». All'intervistatore, poco prima, Claudio Martelli aveva dichiarato la sua certezza: «No, nessuna restaurazione». Ma Di Pietro ha altri argomenti: «I giudici sono diventati aguzzini, gli imputati eroi», dice con foga. Poi spiega: «Oggi in Italia si sta creando nel sistema politico un consociativismo peggiore di quello che c'era prima. Non si capisce più di che cosa si sta discutendo: non si capisce perchè il centro-sinistra litiga e che cosa voglia esaltamen¬ te il centro-destra». Per il senatore dell'Asinelio la soluzione può essere un ricambio urgente di questa classe politica: «Bisogna ritornare al più presto alle urne», afferma «ma soltanto con una legge elettorale solo ed esclusiva¬ mente maggioritaria», che consente «a un gruppo ai confrontarsi con un altro e chi vince va al governo e vi rimane per cinque anni. E che non si faccia come con il governo Prodi, che si butta giù dalla torre uno per far ritornare i partiti a governare». Da parte sua Parisi aggiunge: «Se il confronto apertosi nei giorni scorsi dovesse trasformarsi in un balletto incomprensibile i Democratici la prospettiva delle elezioni non potrebbe non essere presa in considerazione. Nessuno pensi però di aggirare la riforma elettorale su cui è stato chiesto un referendum». Ir. i.J ti senatore Antonio Di Pietro e Arturo Parisi vicepresidente dell'Asinelio

Persone citate: Antonio Di Pietro, Arturo Parisi, Claudio Martelli, Di Pietro, Di Pietro, Parisi

Luoghi citati: Italia, Roma