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Prof. adotta l'«orfano» dì genitori vivi UetofineaEnna Prof. adotta l'«orfano» dì genitori vivi ENNA ~ Lui, «orfano» di genitori vivi, ha già deciso. Quando tra un anno sarà maggiorenne, la sua famiglia continuerà ad essere quella che si è presa cura di lui negli ultimi tre anni. Quella rìi N. è una normale storia di adozione, come ce ne sono tante in Italia. Ma a farla diventare una storia «diversa» ci sono i protagonisti. Lui, 17 anni, un ragazzo che all'età di 11 anni ha visto andare via di casa la madre, che non andava più d'accordo con il marito, e con un padre non più disposto ad accudirlo; i suoi genitori adottivi, la sua ex insegnante delle scuole medie e il marito. A raccontare questa bella storia di amore e di solidarietà è stata Cristina, una studentessa di terza del liceo classico «Cascino» di Piazza Armerina. L'ha scoperta e l'ha scritta sulla pagina autogestita «La cronaca in classe» che pubblica l'edizione di Erma del «Giornale di Sicilia». «Sono storie di tutti i giorni scrive Cristina nel suo articolo - che per fortuna continuano ad accadere». Quando la madre se ne va e il padre decide che non può occuparsi di lui, N., che ha solo 1 1 anni, viene affidato ad un istituto di religiose che si occupano di accudirlo e della sua istruzione. Un giorno, per lui sembra arrivata l'ora dell'adozione. Una famiglia lo incontra, lo porta a cena, ma poi sparisce nel nulla. N., ragazzo sensibile e molto più maturo della sua età, rimane molto turbato e sconvolto da questa esperienza. E va a discuterne con la preside della sua scuola, proprio l'insegnante che poi lo adotterà. «Rimasi colpita da quel ragazzo - racconta la donna, sposata da 25 anni ma senza figli -, tornata a casa parlai con mio marito. Gli dissi che sarebbe stato bello dargli una famiglia e lui accettò. Non avevamo mai pensato ad una adozione, anche se non avevamo figli». Adesso N. frequenta le scuole superiori e tra un anno il periodo di affidamento finirà, ma lui ha già detto che continuerà a stare con la sua nuova famiglia, anche se ha deciso di mantenere i contatti con la madre naturale e le sorelle, che di tanto in tanto va a trovare. [f.a.]