Sudore e musica nel nome del fitness di Daniela Daniele

Sudore e musica nel nome del fitness Roma: una kermesse di tre giorni, tra fanatici dello sport e chi vuole divertirsi per stare bene Sudore e musica nel nome del fitness Dallo spinnìng al vale tudo, le novità per laforma Daniela Daniele ROMA C'è anche, è vero, il coatto con muscolo scolpito, maglietta «adesso mi strappo», tatuaggio e pit-bull(cucciolo) al guinzaglio. Ma per il resto, è un gran andirivieni di piedi, tutti rigorosamente calzati da scarpe ginniche di varie fogge e marche, che sorreggono giovani aggrappati a borsoni di questo o quell'athletic club. E nell'aria una macedonia di disco music capace di azzerare qualsiasi tentativo delle parole. Infatti, a «Sport Fitness Festival», tre giorni, fino a domani, per la gioia degli amanti di pesi e ginnastica, c'è poco da parlare: qui ci si muove. Si pedala, si suda con l'aerobica, si gioca a beach volley, si mostrano i pettorali, ci si misura. Il tutto arriva dall'America, si sa, ma sbarcato nel nostro Bel Paese risulta colorato di una vena di ironia. «Certo - ammette Gabriele Brustenghi, organizzatore della manifestazione, patron del Festival del Fitness di Rimini, padre del fitness made in Italy e maratoneta («undici edizioni della maratona di New York») -, ogni tanto qualche fanatico si trova, ma perlopiù qui ci sono sani sportivi. Gente che vuole cimentarsi e trascorrere qualche ora divertente in compagnia». La prova è un percorso di nove gare in sequenza, due di più delle mitiche fatiche di Ercole, sulle quali sudare senza un attimo di riposo: un chilometro sul tapis roulant, 500 metri di vogatore, 10 flessioni, 20 addominali, 16 Lench jumps (bisogna vederli per capire), 50 salti con la corda, 2 chilometri sulla stationary bike, 50 metri di corsa a slalom e, infine, 6 punti se si fa canestro a basket. Si chiama Playlife Game, come a dire che il gioco della vita è un percorso a ostacoli. «Il record - dice Brustenghi, sorridendo sornione - è di un atleta che ha fatto l'intera gara in 11 minuti. Ma qui vengono tutti, e ci mettono il tempo che vogliono». Le novità, familiari a chi frequenta kermesse di questo tipo, sono meno note al vasto pubblico. Si scopre, ad esempio, la spinning bike. Si pratica pedalando su una speciale cyclette, in grado di riprodurre tutte le condizioni di un percorso in bicicletta. In un'ala del vasto complesso dell'ex mattatoio, si sta cimentando una trentina di giovani. Ed è uno spettacolo. L'istruttrice pedala a ritmo di musica e dà le indicazioni sul percorso: «Ora stiamo andando al quaranta per cento, coraggio...», mentre la musica a tutto volume sembra essere per questa, come per tutte le altre discipline, la componente essenziale, il magico ingrediente che riesce, con un paradosso, forando i timpani a fare sentire leggero il corpo e a cancellare il dolore della fatica. L'effetto complessivo, è quello di una volata finale da Giro d'Italia, corsa da trenta simpaticissimi indemoniati. E l'urlo di tante voci in una sola, a pedali fermi, dà l'idea di tutta l'energia e l'aggressività scaricate. Al salone delle arti marziali ci si imbatte nel «Vale tudo». Lotta che si pratica sul ring, senza esclusione di colpi. Il combattimento ha un che di aereo, nel senso che i contendenti letteralmente volano per aria, come leggerissimi, per atterrare con tonfi tremendi. Il vale tudo nasce quarant'anni fa, in Brasile. «E in quarant'an¬ ni - spiega Davide Ferretti, responsabile del gruppo di atleti - non è mai morto nessuno con questa lotta». Molto spettacolo, molta prontezza di riflessi, grande capacità di dominio su se stessi. Come conferma una ragazza dallo sguardo intelligente e determinato. Barbara Cannoroli, di Roma, campionessa europea e prima istruttrice donna, allenata a Los Angeles da Marco Ruas, detto King of the streets, l'inventore del vale tudo, assicura che per riuscire in questa disciplina occorrono «costanza, carattere ed educazione». Tra stand di integratori ali¬ mentari e abbigliamento sportivo, si passa anche dalla pedana dove si esibisce, splendida, Janis Saffel, «la miglior istruttrice di kick power (una variante dell'aerobica, ndr) del momento», assicura Brustenghi. Ma c'è anche chi il benessere lo vede in un altro modo, con la walking meditation che coniuga jogging e amore per la natura. La si pratica in montagna, in campagna o in un parco, meglio se in compagnia del proprio partner. Benefici garantiti: «L'importante - assicurano gli esperti - è scegliere un tipo di andatura congeniale». Nonché il partner. BODY BUILDING. Si fa ginnastica adoperando deteminate macchine che vanno caricate con appositi pesi. In questi ultimi mesi sono uscite alcune varianti, come il «body pump». una nuova tendenza del fitness che rende l'aerobica complementare al body building. Si utilizza un bilanciere THAI BOXE. Arti marziali e sport da combattimento sono sempre più praticate nelle palestre italiane. Tra le discipline più diffuse ci sono la Thai Boxe, la Kickboxing e il Savate. ginnastica unita a tecniche di combattimento che trae origine dalla fusione delle tecniche del pugilato con quelle derivate dalle arti marziali STEP. E' una ginnastica composta di esercizi di salita e discesa da un'apposita piattaforma (pedana o gradino) oppure utilizzando un apposito macchinano (nella foto). E' una disciplina particolarmente indicata per la coordinazione dei movimenti e per migliorare l'efficienza cardiaca

Persone citate: Brustenghi, Davide Ferretti, Gabriele Brustenghi, Janis Saffel, Thai

Luoghi citati: America, Brasile, Italia, Los Angeles, New York, Rimini, Roma