Lettere Provinciali

Lettere Provinciali Lettere Provinciali IN provincia le leggi della matematica hanno nodi laschi e smagliature. Basta andare in macchina da Alba a Cuneo per accorgersene. Cartelli a forma di freccia indicano: «Cuneo 45 km». Tu li segui ubbidiente fino al segnale successivo che ti sbeffeggia: «Cuneo 48 km». Poi ci sono incroci dove Cuneo è indicata in tutte le direzioni compresa quella da cui stai arrivando. Pretesti che servono agli amici di fuori per prenderci in giro e lagnarsi dell'arretratezza della Granda. Ma per noi è motivo di vanto e sollievo sapere che la modernità non ha scacciato l'assurdo dalle nostre lande, non del tutto. Ci fa sentire inequivocabilmente a casa quando torniamo da un viaggio. Anche perché se per raggiungere casa devi sciogliere decine di enigmi segnaletici e usare bussola e sestante e chiedere ai trattori, poi ti gusti l'arrivo davvero, come una conquista, come Itaca. Che tristezza invece l'autostrada! A noi piacciono solo i tratti antichi della Torino-Savona, carreggiata unica e sorpasso alternato (ma al casello ci facciamo il segno della croce). Certe cose favoriscono la religiosità e la riflessione. Come il mistero di Bricco de' Faule. Un fenomeno che si manifesta tra Alba e Fossano, un'epifania stradale. A fronte di bivi quasi invisi bili con indicazioni nascoste fra gli alberi per località che senz'altro esistono e sono abitate da un bel po' di gente, le deviazioni per Bricco de' Faule (almeno tre in pochi chilometri) sono svincoli faraonici perfettamente segnalati e illuminati; ne ho visti di più grossi solo nei film su Los Angeles. Manca soltanto una voce che tuona dall'alto «Bricco de' Fauleee» con accompagnamento idi fanfara. Però io non ho mai conosciuto qualcuno che sia stato a Bricco de' Faule né che abbia conosciuto qualcuno che è stato a Bricco de' Faule né che abbia mai visto Bricco de' Faule da lontano. Insomma, non ho prove certe che Bricco de' Faule esista. Forse appare ogni sette anni e sette mesi emergendo da un lago incantato, forse è un principato autonomo protetto da uno scudo magnetico, forse è uno scherzo di quelli dell'Anas. So quello che state pensando: basterebbe prendere quel benedetto svincolo ipertrofico e verificare di persona. Me lo ripeto ogni volta che ci passo, cosa credete. In provincia anche le leggi della logica hanno nodi laschi e smagliature.

Persone citate: Bricco, Granda