ISALONISTI DEL TITANIC

ISALONISTI DEL TITANIC PER L'UNIONE ISALONISTI DEL TITANIC Suoneranno ballabili e suites come nella notte del naufragio ALZI la mano chi non ha visto il film kolossal «Titanici). E comunque anche chi non ha avuto tale ventura sa, almeno per sentito dire, che fino all'ultimo l'orchestrina del tragico transatlantico suonò per alleviare il panico dei passeggeri prima del naufragio causato dall'urto con un iceberg poco prima della mezzanotte del 14 aprile 1912. Dapprincipio il coraggioso complesso eseguì il suo repertorio nel foyer della prima classe; più tardi, mentre avveniva il trasbordo di parte dei passeggeri sulle scialuppe, suonò direttamente sul ponte. Per girare le relative scene, il regista James Cameron ha scritturato un gruppo di musicisti, tra cui il quintetto noto come I Salonisti che, sorto nel 1983, si è specializzato in un repertorio di varia umanità scritto per due violini, violoncello, contrabbasso e pianoforte. Ebbene, i cinque strumentisti (Daniel Zisman, Lorenz Hasler, Ferenc Szedlak, Bela Szedlak, Werner Giger) sono stati invitati dall'Unione Musicale per uno dei concerti più attesi della stagione, che si terrà nel salone del Conservatorio con inizio alle 21 di mercoledì 3 novembre. Eseguiranno una ampia serie di brani e naturalmente la parte del leone la faranno proprio le musiche eseguite nella colonna sonora di «Titanic», che sono anche confluite nell'ultimo dei loro numerosi e fortunati compact disc, intitolato «And the Band played on...». Quel tragico evento, che vide appunto l'orchestrina di bordo tenere i nervi a posto sino alla fine, è stato studiato e ricostruito minuziosamente. Così si sa per esempio che il repertorio concordato per gli intrattenimenti durante la traversata dell'Oceano Atlantico faceva parte del cosiddetto «White Star Line Songbook», un centone fatto collezionare dalla compagnia armatrice, formato dalla bellezza di 352 bra¬ ni, tra cui spiccavano ballabili, marce, suites, fantasie, ma anche selezioni da opere liriche, celebri ouvertures e persino qualche popolare pagina sacra. Da notare fra l'altro che i componenti la Band dovevano conoscere a memoria tutti quei brani: a richiesta, il caporchestra diceva il numero e i musicisti «attaccavano» immediatamente, evitando ineleganti sfogliamenti di spartiti e moleste manovre con i leggìi. [1. o.] A destiti, i Salonisti in concerto fjer l'Unione Musicale mercoledì $ novembre Nella foto sotto i Virtuosi di San Martino

Persone citate: Bela Szedlak, Daniel Zisman, Ferenc Szedlak, James Cameron, Lorenz Hasler, Werner Giger