Se la doccia è per nani o per chi ama lavarsi in ginocchio

Se la doccia è per nani o per chi ama lavarsi in ginocchio Se la doccia è per nani o per chi ama lavarsi in ginocchio HOTEL Royal ZARA 18, il taxista che dall'aeroporto mi sta portando sulla bellissima via Partenope, per farmi arrivare al Royal, me lo presenta con una battuta rapida ma, ahimè, efficace: «Tieneme ca te tengo», tienimi che ti tengo. Il taxi si ferma, voi vi trascinate il bagaglio senza che nessuno vi venga incontro. In compenso, anche se senza sorrisi, con la glacialità e l'impersonalità di una stazione ferroviaria, senza espressione ma con tanta efficienza, in un secondo vi daranno la camera, registreranno il vostro documento mentre il facchino sarà prontissimo ad accompagnarvi in stanza. Lasciate la bellissima hall con gli ascensori centrali: se, per caso, prendete quello di fianco, non solo lo troverete, a piano terra, con vistose scritte sulla porta ma, al primo piano, vi scaricherà in un angusto androncino tra fiori finti e un finestrone sporco. I corridoi sono bui, ciechi, con la moquette macroscopicamente macchiata. Davanti alia mia 151, dei leggeri tendoni coprivano quattro vani su cui davano luce, si fa per dire, dei neon. Che sorpresa, un pomeriggio, quando i quattro vani li vedrò occupati da altrettanti letti appoggiati alle pareti. La mia 151 è triste come il corridoio che ho fatto per arrivarci. Si apre con la tessera magnetica. Che bello quando, rientrando alle 2,30 di notte, vi accorgerete che la porta non si apre. Ritornerete al ricevimento, lo farete presente, vi manderanno un facchino che, ovviamente, non avrà portato con sé il passe. E voi dovrete attendere che quello scenda di nuovo. La mia 151 : un ingressino modesto, un chiavistello che ha visto la guerra di Crimea, sulla destra il solito attrezzo troppo piccolo per le valigie d'aereo: pazienza, il vostro bagaglio lo metterete su uno dei due lettini (dotati di rotelle e per giunta scivolosi). A sinistra il solito bagnetto cieco (uno sfiatatoio di fronte al water lo mette in comunicazione con l'ingresso) : una tenda di plastica protegge la doccia. Dietro di essa c'è un braccio fisso: l'acqua sgorga a quota 154 centimetri. Vi andrà bene se siete nani o se amate stare in ginocchio. Nel frigobar, sui tappi di ogni bottiglietta hanno messo la data di scadenza. Birra Nastro Azzurro: 09/00, va bene. Aranciata San Pellegrino: 03/02, va benissimo. Coca Cola (a metà ottobre): 5/99, non va per niente bene. I tappi li avrete tolti con un apribottiglie che sarebbe da buttare. L'arredo è quello, malinconico impersonale e tristanzuolo, degli Anni 60; sulla Tv è incollata una patacca colorata con il numero della stanza: «Hotel Royal155» ò scritto sulla mia: i ladri sono stati bloccati a metà dell'opera e la Tv si è solo spostata di poche camere, dalla 155 alla mia 151? La mia stanza alle 15 non era stata ancora rifatta; in compenso, nel Corriere della Sera non c'era il giornale «panino», fatto a Napoli, cioè il Corriere del Mezzogiorno: «Non è arrivato», mi hanno detto quando l'ho chiesto espressamente, guardandosi bene di andartelo a prendere. In compenso, ho trovato due compagni di scuola che non sapevo di aver avuto: quando ho chiesto il conto della mia stanza al ricevimento o, al bar, ho detto di mettere il caffé sulla mia camera, la 151, nel controllare, impiegato e barista mi hanno ripetuto la stessa frase: «Camera 151? Raspelliiii?». Ultima prova 17-10-1999 HOTEL: ROYAL Napoli, via Partenope 38 Tel: 081.2452068-7644800 Fax: 031.7645707 Categoria: **** PREZZI Singola 240.000 Doppia 380.000 Prima colazione compresa

Persone citate: Royal Zara

Luoghi citati: Crimea, Napoli