Guerre e falsi eroi

Guerre e falsi eroi / SEGNALIBRO Nico Orcngo Guerre e falsi eroi Reticolati tra Piccardia e Artois, terra di Francia, nelle trincee della prima guerra mondiale, c'è un soldato d'eccezione: Ernst Jùnger. Combatte la sua guerra contro l'essere più feroce: se stesso, l'uomo. Lo racconta in un diario, «Boschetto 125» (Guanda). E'guerra contro gli inglesi su campagne ingombre di autocarri fuori uso, bossoli sparsi, villaggi distrutti. Il soldato Jùnger, mitragliatrice e quaderni, vive la sua vita di trincea, rimuginando su Clausewitz, spiando farfalle sui crateri delle granate, aspettando lettere da casa, sprofondando sempre di più nella irripetibile bellezza del paesaggio e nella noia quotidiana. Con uno sguardo da entomologo, Jùnger annota comportamenti umani e colori, gli strumenti della guerra, la morte improvvisa. Reticolati tra euforia di liberazione per le strade di Francia e il grigiore cupo di Vichy, in un racconto di Emmanuel Bove, «La trappola» (il melangolo), giallo politico-esistenziale sotto i profili di Pétain e De Gaulle, doppiogiochisti, infiltrati, velleitari che si arrabattano con insostenibili sogni di gloria e meschinerie quotidiane, saldate comunque con la morte. Gulliver, Topeslnho, che ha la faccia di Gas.il topo di Cenerentola, Redford il «Condor», compagni e miti del Valerio Morucci, in «Ritratto di un terrorista da giovane», pubblicato da Mondadori. Stupidaggini drammaticamente.gratuitamente.mortali.

Persone citate: Boschetto, Clausewitz, De Gaulle, Emmanuel Bove, Ernst Jùnger, Redford, Valerio Morucci

Luoghi citati: Francia, Mondadori