Un «superciclone» spazza l'India, forse migliaia di vittime

Un «superciclone» spazza l'India, forse migliaia di vittime Nello Stato delPOrissa: i meteorologi hanno dovuto classificarlo con una nuova definizione. «I danni sono inimmaginabili» Un «superciclone» spazza l'India, forse migliaia di vittime Venti a260 km all'ora, duecentomila case distrutte NfWOElHI Una catastrofe. Raffiche di vento a 2(>0 chilometri l'ora e piogge torrenziali tra venerdì e ieri hanno messo in ginocchio l'Orissa, uno Stato nell'India orientale. 11 «superciclone» ha taglialo fuori dal resto del Paese l'intera regione; portare soccorsi e per ora un'impresa (piasi disperata e, secondo prime slime giunte attraverso le poche comunicazioni via satellite ancora possibili, il bilancio finale del disastro potrebbero far registrare migliaia di morti. Il governo indiano, riunito d'emergenza dal primo ministro Atal Biliari Vajpayee, ha mobilitato l'esercito che ha inviato oltre duemila tra soldati, medici, infermieri ed esperti delle comunicazioni nella zona del disastro. I soccorsi sono però ostacolati dal vento e dalle piogge torrenziali e gli elicotteri per il momento si limitano a paracadutare viveri. Molti ponti sono crollati, strade e ferrovie sono bloccate, la rete telefonica - compresa quella dei cellulari - ò fuori uso e anche le comunicazioni via satellite sono problematiche. Nelle zone investite dal ciclone - che si è formato sul Golfo del Bengala - vivono circa dieci milioni di persone, già duramente provate da un precedente tifone, lo scorso 17 ottobre, nel quale morirono 147 persone. Si calcola che tra venerdì e ieri siano state distrutte almeno duecentomila abitazioni. Il capo del governo provinciale, Giridhar Gamang, raggiunto con una fortunosa telefonata dall'agenzia d'informazione «Uni», ha detto che le vittime potrebbero essere «mi¬ gliaia» e ha definito i danni materiali «inimmaginabili». Centinaia di pescatori erano in mare quando il ciclone ha provocato onde alte cinquesei metri e si teme che molti di loro non abbiano avuto scampo. Nella città portuale di Paradip le strade sono invaso dall'acqua alta un metro e mezzo. Dopo aver sconvolto la costa, la perturbazione si è diretta verso l'interno, investendo le principali città della regione, Bubaneshwar e Cuttak, anch'esse tagliate fuori dal resto dell'India. Il ministro della difesa George Eernandes e quello dell'Interno Lai Krishna Advani, che stavano facendo un ricognizione sui luoghi del disastro con gli elicotteri dell'esercito, sono stati costretti ad atterrare in una base militare ai margini della zona disastrata. Il capo del servizio meteora- logico indiano Rajan Kelkar ha detto che il ciclone è stato più violento di quello che nel 1977 causò la morte di diecimila persone nello Stato dell'Andra Pradesh, immediatamente a Sud dell'Orissa. I metereologi, che hanno coniato l'espressione «superciclone» per indicare la perturbazione che ha colpito l'Orissa, ritengono che il ciclone, una volta persa intensità, si dirigerà verso Ovest ed investirà le pianure del Bihar, nell'India settentrionale. |Ansa] y'Ha^anf% Delhi />'"^-. Sikkim BUTAN CINA --x -v"*^ ^ 7 >~hs oiosthon Uttqr S~<w- "irj-lT /' Rojustlmn Pradesh Modhyo Pradesh INDIA Bihar \iteghalayo / \ Tripuro CALCUTTA* \ A Ori sto Maharashtra Andhra Pradesh Kornotaka Tamil Nodu

Persone citate: Andra, Atal Biliari Vajpayee, George Eernandes, Lai Krishna Advani, Rajan

Luoghi citati: Cina, India