Il Pupa in campo: parità scolastica

Il Pupa in campo: parità scolastica «Insufficiente la legge varata dal governo». Berlinguer: ma non è una bocciatura Il Pupa in campo: parità scolastica E'200 mila giovani lo applaudono in San Pietro ROMA. Giovanni Paolo II ieri è tornato a parlare della parità scolastica criticando l'azione del governo: in piazza San Pietro, davanti a duecentomila studenti e insegnanti degli istituti cattolici, ha chiesto che sia sciolto il nodo «del pieno riconoscimento della parità giuridica ed economica tra scuole statali e non statali», aggiungendo che «i passi recentemente compiuti in questa direzione, pur apprezzabili per alcuni aspetti, restano purtroppo insufficienti». Ad ascoltare il Papa, in prima fila, anche il ministro Berlinguer e i leader del Polo. E le parole del Pontefice hanno immediatamente riaperto una polemica che sembrava sopita. Il Polo, infatti, è tornato ad attac¬ care la maggioranza e, soprattutto, il Ppi di Pierluigi Castagnetti: «Oggi applaudono il Pontefice e il cardinale Ruini», ha detto Silvio Berlusconi, «ma in Parlamento votano insieme ai comunisti contro la nostra proposta». E ancora: «Questa maggioranza ha una idea dello Stato che controlla e decide tutto su come debbano essere educati i ragazzi». E Palazzo Chigi? Il ministro della Pubblica istruzione, Luigi Berlinguer (che pure in piazza San Pietro aveva applaudito il passaggio del Papa sulla parità), ha poi spiegato in una nota che la legge in discussione «è un punto fermo» dal quale partire per arrivare a una soluzione. Tornasi e Tonello A PAGINA 7

Persone citate: Berlinguer, Giovanni Paolo Ii, Luigi Berlinguer, Pierluigi Castagnetti, Ruini, Silvio Berlusconi, Tonello, Tornasi

Luoghi citati: Roma