Ferrari-Mclaren, un'alba Mondiale
Ferrari-Mclaren, un'alba Mondiale Chiuso in Giappone uno dei campionati più incerti. Agnelli: «Ma è Schumacher il fuoriclasse» Ferrari-Mclaren, un'alba Mondiale Notte davanti al televisore per i tifosi del Cavallino Lucio Dalla IERI notte, secondo me, hanno dormito in pochi. Anch'io sono stato in casa, davanti alla tv, con una trentina di amici: per seguire la Rossa, naturalmente. Dopo la squalifica, il pathos è aumentato; so di gente che è andata in Giappone rinunciando al viaggio di Fine Millennio. Quando un emiliano sente il rombo d'un motore, è come se sentisse un angelo che suona la cetra. Nel nostro immaginario, la Rossa rappresenta qualcosa di preciso e latente; evoca quell'odor di osteria che profuma anche di sigaro, quelle nebbie stracciate dai fari che sono luminosi come l'oro. Ma evoca anche le case distrutte dalla guerra, con la coscienza degli italiani da ricostruire: pezzi di vita da assemblare, proprio come la costruzione di una Ferrari. Tutti siamo storici di Maranello; poi, però, nessuno tira più fuori la storia del Drake, il padre-padrone nel senso qualitativo vero: padre-padrone di tutti, condottiero, assemblatore di coscienze e genio lui pure. Io ho cominciato ad appassionarmi di motori quando ho fatto con Roversi l'album «Automobili», e abbiamo scandagliato il momento in cui siamo passati dalla civiltà agricola a quella industriale: il medium è stato l'auto e per questo la Mille Miglia partiva da Mantova, perché li era l'ex campagna. Alle corse però non vado mai. Mi piace vederle da lontano, perché così assapori anche i contorni. Vanno visti il racconto, l'epopea, i tabarri verdi... Questa volta, però, consideriamo anche che i giapponesi hanno origini da altri sistemi solari (almeno io penso così). A trovarsi 'sta Rossa in casa, con le loro manie d'imitazione, saranno andati in adrenalina. QUANDO SENTO IL ROMBO DELLE ROSSE
Persone citate: Agnelli, Lucio Dalla, Mclaren, Roversi, Schumacher
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