Trasporri, scioperi a raffica

Trasporri, scioperi a raffica Controllori di volo, traghetti e benzinai annunciano agitazioni Trasporri, scioperi a raffica Guest 'anno sono cresciuti del57% ROMA Nei trasporti arriva una raffica di scioperi localizzati (dai traghetti ai controllori di volo di alcuni aeroporti) e altre agitazioni sparse, per lo ragioni più svariate, si annunciano dal settore del credito ai benzinai fino ai lavoratori del Belice che chiedono misure contro l'emergenza siccità, mentre l'Istat segnala che il 1999 si avvia ad essere un anno record per gli scioperi in Italia, non sui livelli del decennio Settanta ma con cadenze mai viste da molti anni a questa parte. Nei traghetti, la Pedermar-Cisal ha confermato lo sciopero del personale del gruppo Tirrenia, indetto a sostegno del rilancio dell'armamento pubblico: saranno fermi dalle 17 dell'I 1 novembre fino alla slessa ora del 12 i traghetti passeggeri e merci di Tirrenia e Adriatica e dalle 5, per 24 ore, gli aliscafi e mezzi veloci di Caremar, Siremar, Saremar e Toremar. Nella vertenza per l'armamento, si legge in una nota dei sindacati, «governo e Iri sono assenti e si lascia ai soli privati la gestione di un bene pubblico». Nel settore aeroportuale, i controllori di Piumicino aderenti a Ugl e Sacta hanno proclamato uno sciopero per il prossimo lì novembre. L'ugitazione, informa l'Enav, si svolgerà dalle 10 alle 14. Un'altra astensione dal lavoro, nello stesso giorno (ma dalle 12 alle 16) interesserà i controllori del traffico aereo del Centro regionale di assistenza al volo di Padova, che controlla lo spazio aereo nord-orientale italiano. L'agitazione è stata proclamata do Filt Cgil, Kit Cisl, Uil Trasporti e Anpcat. Hanno aderito anche la Lieta e la Cila/Av. Un altro sciopero di 4 ore, dalla 10 alle 14 del 6, è stato proclamato dai controllori di volo di Palermo ma ieri sera l'Enav informava che erano in corso trattative con Ugl e Sacta pei farlo revocare. Per restare in Sicilia, è stato proclamato per oggi uno sciopero generale contro l'emergenza idrica nel basso Belice. Una manifestazione è stata indetta per le 8.30 in piazza Giovanni XXIII a Ribera (Ag). Contro l'ipotesi di intervalli tra un'erogazione d'acqua e l'altra fino a 18 giorni i lavoratori chiederanno che le istituzioni facciano quanto è in loro potere per fronteggiare la difficile situazione, a partire dalla dichiarazione di stato di crisi del comprensorio. In particolare si chiede che si ponga immediato rimedio alla mancanza di canalizzazioni nelle dighe. Nel settore del credito, la Fisac Cgil e la Uilca, le due organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero di ieri dei lavoratori della Banca popolare di Novara, hanno fatto sapere che intendono promuovere un'altra agitazione per l'8 novembre. Ieri le associazioni di categoria dei benzinai (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Anisa Confcommereio) hanno proclamato «lo stato di mobilitazione al quale farà seguito, nei prossimi giorni, la proclamazione di una lunga chiusura degli impianti su tutto il territorio nazionale». Questo perché, pur condividendo le misure decise dal governo per far scendere il prezzo dei carburanti, i gestori dicono che le altre misure «azzerano la categoria e favoriscono l'aumento degli impianti». Infine, ieri l'Istat ha diffuso dati secondo cui nei primi nove mesi dell'anno il numero di ore non lavorate a causa di scioperi è ammontato a 4,6 milioni, con un incremento del 57,2% rispetto allo stesso periodo del '98. Nel mese di settembre, il maggior numero di ore perdute è imputabile alle industrie manifatturiere (36,8%). Cesare Salvi, ministro del Lavoro

Persone citate: Cesare Salvi, Guest

Luoghi citati: Italia, Novara, Padova, Palermo, Ribera, Roma, Sicilia