Natta: «Non li condanno alla De serviva l'oro Usa» di Antonella Rampino

Natta: «Non li condanno alla De serviva l'oro Usa» l'IT O COMUNISTA «TUTTO IMMAGINABILE» Natta: «Non li condanno alla De serviva l'oro Usa» intervista Antonella Rampino ROMA AN CI Ili don Sturzo, adesso...La cosa diverte». Alessandro Natta, l'ultimo segretario del Pei, letta sulla Stampa la notizia che anche il sacerdote di Caltagirone, già nel 1941, raccoglieva fondi negli Stati Uniti per la De, ha un commento ironico: «Beh, loro erano molto più bravi di noi. Perché tutti prendevamo soldi da potenze estere, ma almeno la De aveva il segretario amministrativo, personaggio importantissimo ma oscuro. E il segretario politico di queste coso non si occupava». A Botteghe Oscure voi sapevate quel che accadeva in piazza del Gesù? «Sapevamo, certo che sapevamo dell oro di Washington", chiamiamolo così. Eneo cose immaginabili, ecco, porcile la De aveva forse anche più bisogno di noi di finanziamenti». Perché era difficile contrastare i forti flussi di denaro che al Pei arrivavano da Mosca? «Che la De avesse bisogno di molto denaro per contrastarci non c'è dubbio. Ma perché il nostro partito, un partito di poveri cristi, si è sempre autofinanziato. Ogni parlamentare versava la metà, dico la metà del suo stipendio. E ho ancora il biglietto che Palmiro Togliatti mi scrisse nel '62, quando gli ricordai per iscritto di versare la sua quota, "Caro Natta, ma credevo fosse molto meno...". E, anche giustamente, ricordava le sue esigenze di deputato». Torniamo alle ultime rivelazioni: si sapeva di De Gasperi, ma non di don Sturzo. Cosa ha pensato? «La lettura mi ha incuriosito, anche se si tratta di cose, appunto, del tutto immaginabili. Non solo gli americani, anche gli inglesi avranno dato danaro. Ma la storia è complicata, perché caduto il Muro si sono aperti gli archivi. E ci sono quelli che li vendono, e quelli che non li hanno ancora venduti», A cosa si riferisce? «Io aspetto che arrivino i barbari negli Stati Uniti, come sono nell'ex Urss, così ne vedremo delle belle». Il giudizio su don Sturzo ne esce modificato? «Ma lui faceva allora quello che fa oggi chi vuole aiutare i bambini poveri: andava a caccia di fondi, casa per casa no?, cerne scrive il suo giornale. E padre Morlion, che usufruì a quanto sembra dell'aiuto degli americani grazie proprio a Sturzo, me lo ricordo benissimo. Era molto attivo, nell'Italia del dopoguerra, stava sui giornali continuamente». Queste rivelazioni arrivano dopo il dossier Mitrokhin. Nessuna soddisfazione che la storia, con i docu¬ menti d'archivio, pareggi i conti col nemico politico d'un tempo? «Io non lo so mica se è un bene, pubblicare i documenti d'archivio. Intendiamoci: sono favorevole a che le cose vengano fuori. Ma ci vorrebbero delle regole, ecco. Per esempio: non è mai accaduto che fossero degli Stati a fare commercio di documenti. E ci vorrebbe più rispetto. Per le persone viventi, ad esempio». E citato in queste carte c'è anche un giovane Giulio Andreotti, mandato negli Usa da De Gasperi. «Di questo veramente non vorrei parlare. Perché poi si sa, si sapeva che gli americani finanziavano la De dal '47 in poi». Qui li si fa partire dal '41. «Non cambia molto, sa. Nel 1941 gli americani hanno cercato anche l'aiuto della mafia. E dunque, che scandalo vuole sia se si sono rivolti pure a un sacerdote di Caltagirone?». Perché tanto scetticismo? «Ma che vuole, ne abbiamo viste di tutti i colori. Pensi che una persona virtuosa come l'ex ministro socialista Silvio Bertoldi, nel '72-'73, nel momento in cui ci fu il breve governo Andreotti-Malagodi, da cui il Psi era escluso, e stavamo facendo la legge sul finanziamento pubblico dei partiti, proprio per liberarci tutti, e dico tutti, dai vari condizionamenti esterni, beh, Bertoldi mi disse "qua passa troppo tempo, chissà se mentre noi non siamo al governo il pool funzionerà". E cos'è questo pool?, gli chiesi io. Lui mi spiegò che era l'intesa tra i partiti di governo per la ripartizione dei fondi che provenivano dalle partecipazioni statali. Ecco qual era la situazione». E poi, ironia della sorte, proprio un pool, ma di magistrati ha messo sotto torchio quel sistema. «I finanziamenti che la De e il Pei hanno avuto, nella prima fase della Repubblica, da schieramenti mondiali o all'interno del nostro Paese, erano determinati da indirizzi politici generali. Nella fase di Mani Pulite sono stati invece condannati perché prendevano soldi in cambio di favori immediati. Sono cose diverse». «Nel 44l gli americani si rivolsero alla mafia Dov'è lo scandalo se chiesero aiuto a un sacerdote?» L'ex segretario del Pei Natta

Luoghi citati: Caltagirone, Italia, Mosca, Roma, Stati Uniti, Urss, Usa, Washington