Con «dolcetto o scherzetto» le zucche invadono l'Italia

Con «dolcetto o scherzetto» le zucche invadono l'Italia Con «dolcetto o scherzetto» le zucche invadono l'Italia Stetano Mancini La importante non è «per* che» si festeggia: l'importanI te è divertirsi. «Halloween» è diventata una festa (anche) italiana, con tutta la sua simbologia e un'aggiunta di mediterranea voglia di notti sfrenate. Il luogo della festa non sono le vie affollate di bimbi in maschera, che in America passano di casa in casa a pronunciare la frase rituale «dolcetto o scherzetto». «Halloween» ò soprattutto in discoteca, una sorta di carnevale d'autunno a tema: l'horror. L'ultima tendenza è il truccatore professionista, trasferito dal set cinematografico alla pista da ballo. Il make up spettrale è assicurato, tra gli altri, all'Hard Rock Café di Roma, allo Shocking di Milano e dall'Hiroshima di Torino. Si ispirano al cinema i Magazzini generali di Milano, con scenografie create da Iacopo Rondinelli (ha lavorato a «Nirvana» di Salvatores) e proiezione di video e, sempre a Milano, il Lili la tigresse, che per domenica propone l'«Halloween sex masquerade» ispirata all'orgia di «Eyes wide shut». Ai Magazzini di Catania le zucche lasciano il posto ni pupazzi con gli spilli, perché il tema è il voodoo. Ci saranno quattro maghi che predicono il futuro con i tarocchi, ragazze che girano con anaconde al collo e musica jungle. «Non è l'Halloween classico - spiega Federico l'Olandese Volante, dj di Rtl 102.5 e animatore del party - ma anche nei riti afroamericani esiste l'antagonismo tra vita e morte che è tipico di intasi tutte le religioni». Ma il 31 ottobre non sarà soltanto un evento notturno. La zucca è ovunque, in questi giorni. Nelle vetrine dei panettieri, tra le piante dei fiorai, in cartoleria come in profumeria, questo semplice simbolo aiuta a vendere. Oltre all'ortaggio, ci sono saponi, morbidi «antistress», portamatite, soprammobili in plastica o legno. E candele, ovviamente. Per illuminare la notte più paurosa dell'anno, la candela è d'obbligo. A Roma c'è «Tabu», un negozio che ne vende di tutti i tipi. «La tradizione - spiega il proprietario Carlo Alberto Allevato - è nata a fine Ottocento sulle Ande argentine, dalle parti di Bariloche, dove la notte del 31 una fiaccolata scende dai monti». La corsa ai gadget è cominciata da alcuni giorni. Il mercato offre maschere, costumi da fantasma o da strega, denti vampireschi, scheletri fosforescenti, vermetti di gomma, ragnatele, pipistrelli e tutto un vasto campionario tra l'horror e il kitsch che non terrorizzerebbe un bambino, ma schiferebbe un adulto. Halloween si può festeggiare anche in sella a una moto, simbolica scopa da strega. L'iniziativa è di un gruppo di amici di Poggio Catino, provincia di Rieti. La cornice di magia la offre il paesaggio, tra antichi manieri e borghi medievali, mentre gli organizzatori promettono tre giorni (da oggi a doinunir a) di spettacolo e divertjmejit.0, gare di abilità in moto aperte'a tutti ed esibizioni di trial acrobatico. Chi non ama gli appuntamenti mondani può ricreare in casa un'atmosfera vagamente Halloween con un minimo sforzo. Ingredienti base: una zucca da intagliare, qualche candela per creare atmosfera, un menù che includa la zucca e una buona videocassetta. D'obbligo la scelta di un horror, come «Halloween: la notte delle streghe» di John Carpenter. Vanno altrettanto bene «Profondo Rosso» di Dario Argento, «Shining» di Stanley Kubrick o una puntata di «X files» o «Millennium». E se poi anche la televisione ci ha annoiati, potremo consolarci sulle migliaia di pagine di Internet dedicate all'argomento. Scopriremo la vera storia di Jack o' Lantern e quella dei «Grande cocomero» di Linus. L'ultima tendenza è il truccatore professionista. A Milano video spaventosi su schermo gigante e le candele sono un obbligo A fianco e in alto, travestimenti per Halloween. Nelle foto piccole, Gianni Baget Bozzo e Cecilia Gatto Trocchi