«Il premier rispetti la Costituzione»

«Il premier rispetti la Costituzione» IL SENATORE «O QUESTO GOVERNO VA AVANTI O IL PRESIDENTE VADA DA CIAMPI» «Il premier rispetti la Costituzione» Cossiga all'attacco: basta con le manfrim ■a/ Cossiga osserva lo sconquasso da lontano. E rilancia: «Prego caldamente il presidente del Consiglio ad attenersi alla Costituzione», manda a dire in una nota diifusa nel pomeriggio da Stoccolma. L'incarico di costituire un eventuale nuovo governo, insiste, «non viene conferito né dall'assemblea dell'Ulivo, né dalla riunione dei segretari di partito né dai capigruppo dell'ex maggioranza. La fiducia al governo è accordata dal Parlamento, dopo che il governo è stato costituito. Basta con questa melma: la fiducia preventiva non esiste... Se qualcuno ha paura di non farcela, può sempre stipulare una polizza di assicurazione con una premiata compagnia...». «Ci sono solo due strade che la gente è in grado di capire - continua Cossiga, sempre più duro -. O D'Alema va avanti con questo governo, e allora noi continueremo ad assicurargli la nostra fiducia. Ancorché egli abbia fatto andare in frantumi il modello di centro-sinistra europeo per il quale lo abbiamo mandato a Palazzo Chigi. E sempre che il suo governo e i suoi ministri la smettano con posizioni antigarantiste a sostegno di ogni persecuzione giudiziaria...». La seconda via? «Le dimissioni e l'apertura di una crisi. Consulti chi vuole, prepari il suo progetto con chi vuole. Se vuole si confronti con noi, sempre essendo nelle sue possibilità di mandarci al diavolo, lo, al momento delle consultazioni con il Presidente della Repubblica, terrò ben presente il suo nome...». La nuova sferzata al premier sembra irritare il vertice del Ppi: «D'Alema si muove nel rispetto della Costituzione: la crisi si apre se una componente della maggioranza toglie il sostegno al governo. Non mi pare sia questo il caso», taglia corto Pierluigi Castagnetti, che pure nella direzione a Piazza del Gesù aveva lanciato segnali di pace : «Ciò che ci accomuna a Cossiga e ai Democratici - ha detto in sostanza il segretario dei popolari - è il riequilibrio della maggioranza. Se teniamo chiaro che l'obiettivo finale è lo stesso, allora sui passaggi intermedi ci potrà anche essere un po' di tolleranza reciproca...». Il front»; dell'Asinelio, le ultime uscite di Cossiga non suscitano reazioni. «Sono parole di un ex Presidente della Repubblica e si commentano benissimo da sole», dice dal suo ufficio di piazza Santi Apostoli il coordinatore nazionale Willer Bordon. Per il resto silenzio, almeno in via ufficiale: sia sul trifoglio sia sulla ricostruzione del faccia a faccia di Bnixelles con Prodi: «Abbiamo parlato di politica e solo di politica. Ci siamo trovati perfettamente d'accordo: sul presente e sul futuro», ha ricordato Cossiga alla «Stampa». Una frase che - si dice avrebbe turbato non poco la squadra di Palazzo Chigi, spaventata dalla nascita di un asse che avrebbe un unico scopo: mandare a casa il premier. Il Trifoglio? Per La Malfa «proposta simpatica» per Boselli «molto interessante» E intanto al Senato i ministri Folloni e Scognamiglio abbandonano Dini a j II presidente del Consiglio Massimo D'Alema. A sinistra Francesco Cossiga

Luoghi citati: Stoccolma