Bernie, il grande boss che viene dalla gavetta

Bernie, il grande boss che viene dalla gavetta Bernie, il grande boss che viene dalla gavetta //patrimonio dell'ex padrone della Brabham supera Ì5000 miliardi Cristiano Chiavégato inviato a SUZUKA La notizia non ha colto di sorpresa il mondo dei motori. Da tempo si sapeva che Bernie Ecclestone aveva l'intenzione di disfarsi di una parte del «pacchetto» da lui detenuto attraverso diverse società. Il piano del manager inglese maturava da qualche anno, ed era inizialmente legato al possibile grande lancio in Borsa, progetto che tuttavia è stato sinora bloccato. Con questa mossa, comunque, Ecclestone sembra essersi messo al riparo dagli attacchi che gli venivano portati sia dall'Unione Europea che dall'interno dell'ambiente automobilistico, intenzionato a portargli via soldi e potere. L'Ue lo aveva accusato più volte di agire in regime di monopolio, minacciandolo di pesanti multe. Bernard Ecclestone, che pro¬ prio negli ultimi anni ha scalato la classifica degli uomini più ricchi d'Inghilterra, arrivando ai primissimi posti (con un capitale personale di oltre 5000 miliardi) è il classico self-made-man, l'uomo che si è fatto da solo, venendo dal nulla. Sessantotto anni compiuti, piccoletto, il naso adunco e i capelli (ora grigi) sempre appoggiati con la frangia sulla fronte, nato a Londra, è stato anche pilota. Prima con le moto, al debutto degli anni Cinquanta, poi in auto, senza ottenere risultati di rilievo. Nel 1958 tentò persino di gareggiare in FI, cercando di qualificarsi, senza successo, per i GP del Belgio e di Monaco, guidando una Connaugth 2,5. Ma aveva già capito che la sua strada era un'altra. Diventò procuratore di alcuni piloti, fra i quali Stuart LewisEvans e Jochen Rindt. Ma il passo più deciso lo fece acquistan¬ do la scuderia Brabham. Determinato, pratico, astuto, sempre pronto ad aiutare chi lo cercava, ma altrettanto teso a combattere chi in qualche maniera si contrapponeva alle sue iniziative, in breve tempo era stato capace dagli Anni '70 a rendere potentissima la Foca (Formula One Constructors Association) che in pratica gestiva tutti i teams inglesi. Maniacale per l'ordine, perfezionista, si è distinto nella lunga battaglia con la Federazione Internazionale Automobilistica che si sviluppò con la Foca ria una parte, la Fia e qualche altra squadra (tra cui Ferrari e Renault) dall'altra. Anni di discussioni di litigi, ma alla fine con il beneplacito di Enzo Ferrari, orchestrato anche dal suo ds Marco Piccinini, si arrivò alla famosa «Pace della Concordia», un trattato di non belligeranza firmato in Place do la Concorde a Parigi. Un patto di ferro fra tutte le scuderie di FI (il cui testo non è mai stato reso pubblico) che stabilisce soprattutto la parte economica delle corse, con la ripartizione degli ingaggi, dei premi e la divisiono dei diritti televisivi che hanno raggiunto cifre di centinaia di miliardi all'anno. Le ultime due creature di Ecclestone sono stata la creazione del Paddock Club (un'area riservata ai vip nei circuiti dove sponsor e aziende invitano i propri ospiti al costo di circa 2000 dollari a persona), con una rendita netta st imata di almeno circa 2 miliardi a gara e di tutto il sistema per la trasmissione delle corse sulle tv digitali. Un impegno, quest'ultimo, che ha occupato quasi il cento per cento del tempo di Ecclestone. Si tratta di un complesso di attrezzature sofisticatissime che viene trasportato su 3 Jumbo nelle trasferte oltre oceano e su almeno 20 Tir per le gare europee. Vi lavorano oltre 200 persone fra tecnici e operatori. In questa maniera Bornie è in grado di offrire «pacchetti» completi e confezionati su misura a ogni emittente che lo richieda. Nei mesi scorsi Ecclestone, sposato da una quindicina d'anni con una ex modella, Slawiza, padre di due bambine in tenera età, è stato operato al cuore con l'adozione di alcuni by-pass. Dopo pochi giorni era già in pista. Ma l'intervento ha subito qualche intoppo e il padre-padrone della FI è stato costretto a tornare in ospedale, saltando le ultime corse. Non è escluso che la vendita delle azioni sia anche un modo per liberarsi parzialmente dei troppi impegni. Così potrà godersi meglio la famiglia, il suo jet e il suo yacht che da soli valgono nel complesso un centinaio di miliardi.

Luoghi citati: Belgio, Inghilterra, Londra, Parigi