La Stampa - Consultazione Archivio

Nasce il liceo per fumatori L'iniziativa di un preside in Francia: «Meglio della droga» Nasce il liceo per fumatori Enrico Benedetto comsponiicnti! il,] PARIGI E' il primo «liceo per fumatori» nella storia francese, anzi mondiale. Ma legalizzando la cicca, 1 «Alphonse Daudet» di Nimes sta innescando una piccola rivoluzione a catena. Altri tre istituti vorrebbero seguirne l'esempio, e già il governo tenie che il «no smoking» - l'ultima ferrea regola scolastica - si lasci contagiare dal permissivismo. «Gauloises» e «Marlboro» restano sì tabù in aula. Ma in cortile e negli altri spazi open della secondaria è ormai possibile fumare senza nascondersi. L'ha deciso il preside, Philippe Darbelet. La cronaca non dice se abbia personalmente un debole per il tabacco. In ogni caso, lui nega che dietro la misura vi siano arrière-pensée liberalizzatori. «Vole¬ vo solo proteggere gli allievi». Prego? «Evitando loro di uscire nell'intervallo per fumarsi una sigaretta. Gli spacciatori li attendono al varco. Meglio la nicotina che l'hashish, o peggio». Gli studenti apprezzano, plebiscitando a larga maggioranza l'iniziativa. «Non ne potevamo più dell'ipocrisia. Il mozzicone dietro la schiena, e il sorvegliante cerbero che sbuca dicendoti: "Spegnila!". Siamo grandi, noi». Ma l'ex ministro ps Claude Evin, che varò nel '91 una legge assai restrittiva contro il fumo - peraltro vistosamente disattesa, nove anni dopo, in parecchi locali pubblici - insorge. «Deploro quanto accade a Nimes. Giudico il provvedimento illegale, nocivo e pericoloso. Il tabagismo uccide. Perché incoraggiarlo proprio fra i giovani? Bisogna intervenire». Nella speranza di farsi perdonare, monsieur Darbelet ha varato nella scuola sott'accusa una Commissione sui danni che provoca la tossicodipendenza da tabacco.