Venezia, ammesse 10 prove «rilevanti»

Venezia, ammesse 10 prove «rilevanti» NUOVO PROCESSO A SOFRB Venezia, ammesse 10 prove «rilevanti» ROMA. Dopo cinque ore di camera di consiglio i giudici della Corte di appello di Venezia hanno respinto la richiesta di inammissibilità della revisione del processo Calabresi presentata dall'avvocato dello Stato ammettendo nel nuovo processo dieci prove ritenute «ammissibili e rilevanti». I giudici si sono riservati invece sulla testimonianza del vigile Torre e dello stesso Marino. Verranno ascoltati Sofri, Bompressi e Pietrostef'ani «come è diritto di espressione della difesa», ha precisato la Corte e Antonia Bistolfi, la compagna di Marino della quale i giudici hanno deciso di acquisire il diario. «Sì» anche alla testimonianza di Giorgio Marpilleri, collaboratore dell'avvocato Annoili che era stato chiamato dalla difesa, ma è deceduto prima dell'inizio del processo, e all'avvocato Giulietta Gozzi, che raccolse le dichiarazioni di Armoni. Tra i capitoli di prova sono state ammesse anche le due perizie (quella sull'incidente dell'auto dell'assassino e quella balistica e la corte ha nominato i suoi periti), le testimonianza di Margherita Decio, delle giornaliste Marcella Andreoli e beatrice Mosca e una serie di prove documentali tra cui il libro scritto da Marino «La verità di Piombo. Io Sofri e gli altri». Bocciate invece le testimonianze di Luigi Menegatti, il «Dario» confidente dei servizi segreti, di Sergio Zolezzi, dei fratelli Noia e di Giovanni Bonfanti. La Corte, quindi, è andata oltre le sei prove ammesse dalla Cassazione e le quattro accolte dal Procuratore generale. [r.i.l

Luoghi citati: Roma, Venezia