Bettino, condizioni critiche di Aldo Cazzullo

Bettino, condizioni critiche L'EX LEADER PSI RICOVERATO NELL'OSPEDALE MILITARE DI TUNISI Bettino, condizioni critiche Ma ripete: in Italia solo da uomo libero Ha lasciato la rianimazione c consumato un brodo caldo ma nessuno può avvicinarlo La figlia Stefania: «Non parlo, papà sta molto male» reportage Aldo Cazzullo inviato a TUNISI LA dofiniziono «chambre Vip» olio appare sulla piantina dell'ospedale militare di Tunisi, dodici piani tli grigiore, è ambiziosa. Una stanzetta lunga quattro metri, larga duo e mezzo, con una poltrona, un televisore, la bottiglia d'acqua minorale, una finestra elio dà sullo caso bianche dol quartiere di Bah Aliwa e sulla Irafficatissima tangenziale, un lottino reclinabile. E poi il monitor per i controlli cardiaci, i supporli por li; flebo, l'erogatore d'ossigeno. Tutti staccati. Nella sua càmera al quinto piano, la numero 1 del reparto di rianimazione e terapia intensiva, la prima a sinistra dol corridoio dopo la sala d'aspetto - sodili di plastica blu e arancione, quasi lutti divolti, su piastrello grigio topo - o la stanza dogli infermieri, Bottino Craxi non c'è. Arriva invoce trafelato il caposala, camice bianco, cuffia in tosta, balli grigi o il distintivo con il nomo, Ahmed Ahmed. «Clio cosa fato voi qui? - grida -. E' proibito. Fuori», Spiega che su quella poltrona «le président» ha appena preso il primo pasto da ricoverato - un brodo caldo -, e che al suo capezzale c'è la figlia, Stefania. Assicura cho «non è in pericolo di vita», ma «perora non si parla di dimetterlo; dipondo da come andranno i controlli». In questo momento - mezzogiorno a Tunisi, le 13 in Italia l'ex presidente del Consiglio ò al terzo piano, nel reparto radiologia. Deve sottoporsi a un ecocardiogramma e a un'ecografia addominale. 1 modici vogliono esaminare in particolare il fegato. Secondo notizie provenienti dall'entourage di Craxi in Italia, le analisi di lunedi pomeriggio avrebbero rivelalo un alto livello di transaminasi; segno che il diabete avrebbe provocalo un danno epatico. Le stosse fonti sostengono cho lunedi sera, al suo arrivo all'ospedale militare (era prenotata una camera al policlinico Taoufik, ma il ministro della Sanità Hedi M'Heni e il professor Guedichc, medico personale del presidente Ben Ali, hanno messo a disposizione un'ambulanza dell'esercito e consigliato di cambiare destinazione), a Craxi sono stati diagnosticati «aritmia, insufficienza respiratoria acuta e scompensi cardiaci»; da qui «la decisione di ricoverarlo nel reparto di terapia intensiva e di intubarlo». Ma ieri mattina, ripete il caposala, l'ex premier si è potuto alzare. Altro non riesco ad aggiungere: arriva un lenente colonnello dall'aria aggressiva, rimprovera duramente il signor Ahmed, rimbrotta il cronista e lo scorta fino al pianterreno. Passeranno quasi quattro oro prima che, alle 16.10, il cancello bianco dell'ospedale si spalanchi a forza di braccia tra orrendi cigolìi, per far passare una Mercedes beige. Seduto a fianco dell'autista, il professor Guido Pozza, cardiologo di fiducia della famiglia Craxi. Dietro, la dottoressa Ornella Melogli, diabetologa, viceprimario del San Raffaele di Milano, cho dal fine¬ strino spiega: «Sono qui por parlare con i medici tunisini, consultarmi con i familiari ed omettere un comunicato». Al suo fianco c'è Stefania Craxi, pantaloni e camicetta di lino chiaro, l'espressione sofferente, i dorsi delle mani sugli occhi. Un'ora dopo la Mercedes esce dall'ospedale, quasi travolgendo i cronisti. Gli esami della mattinata non devono aver dato risultati incoraggianti, a giudicare dal bollettino medico, il primo emesso ufficialmente da quando, venerdì sera, l'ex presidente del Consiglio si è sentito male. «Le condizioni di salute di Bettino Craxi sono critiche - dico il documento, che reca le firme di Pozza e della Melogli -. 11 paziente presenta un quadro di scompensi cardio-respiratori, complicato da un'importante alterazione degli indici di funzionalità epatica». Cuore e fegato stanno soffrendo. Dall'Italia arrivano notizie che potrebbero suonare incoraggian- venuto a fargli visita a Hammamet: «Se tornerò in Italia, lo farò da uomo libero»; non per un cavillo giudiziario, né per un ripensamento umanitario di Palazzo di Giustizia o di Palazzo Chigi, ma in seguito a una decisione politica. Il suo avvocato, Giannino Guiso, che potrebbe raggiungerlo presto a Tunisi, gli dà però un consiglio: «Presidente, metta al primo posto la sua salute». Il figlio Bobo si sfoga, prima di ripartire per l'Italia: «Le notizie della mattinata parlano di un miglioramento? Magari fosse vero. No, non sono in vista interventi chirurgici. Ho fiducia nei medici tunisini. Ma resto molto preoc cupato». Al telefono dalla casa di Hammamet, Stefania risponde con la voce rotta: «Non posso dirvi nulla. Papà sta molto male». Nella camera numero 1 del quin to piano, tra l'odore di disinfettan te, i muri gialli percorsi da due strisce verdi, i manifesti con le foto delle rovine romane di Sbei tla, il viavai di visitatori in divisa dell'esercito e di madri velate di bianco, l'ex presidente del Consi glio passa la sua seconda notte nell'ospedale militare di Tunisi. L'ex leader" del Psi Bettino Craxi E'assistito dal cardiologo e dalla diabetologa di fiducia Il primo bollettino medico parla di «scompensi cardiorespiratori» e di problemi per la funzionalità del fegato Bobo Craxi ti: Gerardo D'Ambrosio ipotizza un differimento della pena, anche D'Alema si dice favorevole al rientro di Craxi in Italia per ricevere cure adeguate. Ma né Stefania, né Bobo Craxi commentano. Per ora, la linea resta la stessa che il capofamiglia ha ripetuto giovedì scorso al sindaco di Aulla Lucio Barani, il fedelissimo