Un'alchimia imperfetto di Sandro Cappelletto

Un'alchimia imperfetto SONO SOLO CANZONETTE? Un'alchimia imperfetto Sandro Cappelletto* SE nasci a Pinerolo da genitori multi-italici e decidi di suonare il reggae giamaicano, sei un musicista buono per il tavolo da poker: l'azzardo ti piace. Vinci la prima mano, non ti accontenti e rilanci puntando tutto - un sax, un trombone, due chitarre, batteria e bongos, perfino le tastiere di Madaski - contro undici archi, sei violini, due viole, due violoncelli, un contrabbasso. Al momento di calare le carte, succede come negli western: qualcuno rovescia il tavolo, un altro inizia a sparare e la posta non è più di nessuno. Africa Unite e Scuola di Saluzzo, due realtà musicali ciascuna con una propria forte personalità, suonano insieme a Musica 2000 e ci dimostrano come la contaminazione sia un'alchimia difficile da calibrare. Subito, balza agli occhi la diversità di postura fisica: gli Africa tutti in piedi, tranne il batterista; i Saluzzo tutti seduti, tranne il contrabbasso. Mentre il corpo dei primi è impegnato, con i piedi, i fianchi, le spalle, qualcuno soprattutto con il collo, ad esprimere il movimento ritmico, gli strumentisti classici mantengono quella innaturale, rigida, faticosa posizione destinata agli archi. Il concerto è diviso in tre parti: due propongono i gruppi divisi e nel segmento riservato alla Scuola di Saluzzo si ha modo di ascoltare nuove composizioni del suo direttore Vittorio Muò, che si propone anche come clarinetto solista, ricordando così le proprie origini musicali. Finalmente, eccoli insieme: «Non sei sola» e «Il partigiano», due canzoni degli Africa, vengono accarezzate da un alone sonoro degli archi, che si limita a dilatare teneramente l'orizzonte acustito e ha l'accortezza di non toccare il bel tema del «Partigiano», scandito dagli staccati di sax e trombone. In «Politics», invece, una nuova trascrizione, barbaramente bartokiana e ben calibrata, affida agli archi soli il compito di accompagnare la voce sola degli Africa. Il dialogo diventa udibile, vero, non soltanto accennato. La partita a poker si fa di nuovo interessante. Ma è appunto una trascrizione, sia pure molto efficace, non ancora una reale contaminazione creativa. L'appuntamento è rinviato all'anno prossimo? 'crìtico di classica

Luoghi citati: Africa, Africa Unite, Pinerolo, Saluzzo