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Mangiare a Roma? Meglio fuori Il «Gambero rosso» Mangiare a Roma? Meglio fuori DA provincia batte la città, almeno in cucina. Ben sei locali «fuori porta» occupano i vertici della classifica delle 16 migliori cucine della capitale e del suo hinterland stilata dal Gambero Rosso editore per lo guida Roma 2000. La guida, curata da Clara Barra, Stefano Bonilli e Giancarlo Perrotta, conferma la tendenza secondo la quale, pur essendo migliorata la qualità media dei ristoranti romani, i più interessanti laboratori gastronomici tendono a spostarsi o a nascere fuori dalla città e premia «Le colline ciociare» ad Acuto, «L'altra bottiglia» a Civitacastellana, «La torre» a Fiuggi, ((Antonello Colonna» a Labico, «L'angolo ti' Abruzzo» a Carsoli e «Le bizze di Tino» a Ostia. Nella capitale, il primato spetta ancora una volta alla «Pergola» dell'hotel Milton guidata da Heinz Beck che mantiene le tre forchette conquistate lo scorso anno. Secondo posto in classifica e due forchette per «Le sans souci» che ha raggiunto gli 87/100. Due forchette anche «Rosetta», «Agata e Romeo», «Harry's bar» e «Antico arco». La guida propone, inoltre, 25 locali tra ristoranti, pasticcerie, birrerie ed enoteche vincitrici degli oscar qualità-prezzo e qualità-simpatia per l'offerta di buoni prodotti con una spesa accettabile. Tra questi, il ristorante «Asino cotto», la birreria «L'oasi della birra» a Testacelo, la pasticceria «Conca d'oro» e l'enoteca «Bulzoni» ai Parioli. La guida contiene anche la sezione «Mangiaresempre» pensata per soddisfare le esigenze del pubblico più disparato che arriverà a Roma per il Giubileo: racchiude cento indirizzi utili e proposte diversissime, daila semplice pizza al taglio all'oasi raffinata dove divertirsi con crudi e champagne, dalla birreria più sfiziosa al bar che offre panini imbottiti nei modi più stravaganti possibili. La guida è accompagnata da un ed rom ed è in libreria da oggi al prezzo di 19.900 lire.