Pesce e verdure nel menu anticancro di Daniela Daniele
Pesce e verdure nel menu anticancro Ecco la lista degli alimenti suggeriti dagli specialisti per combattere la malattia Pesce e verdure nel menu anticancro Un piatto al giorno riduce i tumori del 40 per cento Daniela Daniele ROMA Attenzione a quel che mangiamo: il cancro si combatte anche a tavola. L'appello parte dal primo congresso nazionale dell'Aloni, l'associazione di oncologia medica, che si tiene in questi giorni nella capitale. Ma gli italiani, sebbene siano depositari della tanto decantata dieta mediterranea, non sembrano molto propensi a seguirla. E, per esempio, rriangiario ancora troppa carne rossa. Se invece della bistecca quotidiana preferissero il pesce, assicurano gli oncologi, la probabilità di ammalarsi di tumore del seno e del colon si ridurrebbe del 50 per cento. «Contro il cancro - ha spiegato Francesco Cognetti, primario dell'Istituto Regina Elena di Roma la prima regola è imparare a mangiare». Mentre, secondo gli specialisti, gli italiani tendono a essere monotoni quando si tratta di alimentarsi. Nel nostro Paese, per esempio, una donna su due si nutre quasi esclusivamente di pane, pasta e dolci. «Non sa continua l'oncologo - che un piatto di pasta in più della porzio- ne normale aumenta del 10 per cento il rischio di cancro del seno». ■ Secondo le ricerche idei Gruppo italiano di dietate Cernerò, poi, un italiano su due non mangia quasi mai pesce e assai di rado consuma insalata e verdure. Eppure sono proprio le verdure crude, condite con olio, che farebbero diminuire del 20 per cento i tumori della mammella, dell'intestino e del colon. Allo stesso modo è molto importante cibarsi di frutta che viene indicata (soprattutto gli agrumi) come alimento capace di prevenire i tumori di mammella, colon e prostata. Se poi alla cattiva alimentazione, ricca di grassi e povera di vitamine, si aggiunge la sedentarietà, il rischio aumenta e i dati forniti dall'Aiolo sono allarmanti: ogni anno muoiono di tumore 160 mila italiani e se ne ammala¬ no 270 mila. Ovvero, uno ogni 220. Se nulla interverrà a cambiare la tendenza, si andrà verso un netto peggioramento: nel 2010 saranno 400 mila i nuovi casi di tumore in un anno, più di mille al giorno. Alimentazione sana, ma anche un po' di moto. Senza esagerare. Da evitare, infatti, sono anche gli allenamenti massacranti. «E' provato - sostiene Riccardo Rosso, dell'Istituto Tumori di Genova e neopresidente dell'Aiom - che basta correre mezz'ora per 3 o 4 volte alla settimana o fare le scale por non incorrere nei danni dell'iperinsulinemia, i cui picchi danneggiano la mucosa del colon. Smettere di essere sedentari ridurrebbe del 40 per cento i tumori di mammella, prostata e intestino». D'accordo con l'Aiom il premio Nobel Renato Dulbecco. «Anche se - osserva - l'influenza dell'alimentazione pare sia stata provata veramente soltanto per il tumore del colon. Del resto, per avere un'indagine del tutto sicura dovremmo suddividere la popolazione e alimentarla, per vent'anni, in due modi differenti...». In ogni caso, secondo il Nobel, nutrirsi correttamente «fa bene in assoluto, contro i tumori come contro le malattie cardiovascolari e per evitare tante altre patologio». Si apre, però, un'altra questione che riguarda non soltanto il tipo di cibo, ma anche e soprattutto la sua qualità. Ben venga la verdura cruda a tavola, ma quando questa è stata coltivata con concimi all'azoto, largamente impiegati per aumentarne la crescita, può dar luogo, se mal conservata, alla formazione di nitriti che hanno un riconosciuto potere cancerogeno. Nella frutta, por esempio, le molecole di pesticidi possono creare accumulo di metalli pesanti, quali piombo, cadmio e tallio. C'è poi il pesce di allevamento che, per via dei maghiti usati, perde molte delle salutari caratteristiche che ha il pesce pescato. Occhio alla tavola, dunque, ma anche alla spesa. Mai dimenticare la frutta, soprattutto gli agrumi che proteggono lo stomaco
Persone citate: Francesco Cognetti, Renato Dulbecco, Riccardo Rosso
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