Il falco Buchanan passa tra le file di Ross Perot
Il falco Buchanan passa tra le file di Ross Perot Ma non è detto che riuscirà a battere il paperone Donald Trump nella nomination del partito riformatore Il falco Buchanan passa tra le file di Ross Perot L'abbandono dei repubblicani potrebbe togliere voti a Bush Jr corrispondente da WASHINGTON Pat Buchanan, il focoso paladino di una Fortezza America chiusa su se stessa, abbandona il partito repubblicano in cui ha militato tutta la vita per candidarsi alla Casa Bianca con la bandiera del partito riformatore fondato da Ross Perot. Buchanan non ha un seguito tale nel Paese da poter puntare realisticamente alla Casa Bianca - almeno tino a quando l'economia americana continuerà a galoppare a questi ritmi. Ma la sua candidatura ò significativa perché porterà via voti importanti a George W. Bush, il governatore del Texas finora favorito non solo per la nomination repubblicana ma anche per la vittoria finale. Ora tutto diventa più incerto. Ma Buchanan si deve ancora conquistare la nomination del partito riformatore. Perché ieri anche il costruttore miliardario Donald Trump ha annunciato che disertava il partito repubblicano «diventato troppo estremo» per ottenere a sua volta la nomination dei riformatori. Trump ha dalla sua quell'altro alfiere dei riformatori, il governato- re del Minnesota ed ex lottatore .lesse Ventura. E ieri lo spavaldo costruttore newyorchese si è detto fiducioso «di poter mettere Buchanan al tappeto». Ma perora, assicurano gli analisti, Buchanan rimane il favorito per assumere il manto di Perot nel Duemila. Tutto questo fa storcere il naso a Bush, il quale ha cercato in vano di convincere Buchanan a non lasciare il partito, a non portargli via voti che saranno indispensabili il prossimo novembre per battere il candidato democratico e riconquistare la Casa Bianca. L'eventuale nomination di Buchanan da parte dei riformatori gli darà automaticamente accesso a 13 milioni di dollari in fondi elettorali federali - circa 20 miliardi di lire. Ma non sono tanto i soldi a preoccupare Bush Iha le casse strapiene) quanto il fatto che la clamorosa defezione di Buchanan, oltre a portargli via voti sicuri, arriva proprio mentre la sua candidatura, che fino a poche settimane pareva irresistibile, comincia a perdere slancio. Gli ultimi sondaggi registrano spostamenti significativi. A giugno Bush batteva il vici; presidente Al Gore con un distacco di 16 punti percen tuali. Oggi, secondo i dati di Newsweek, quel distacco è sceso a 9 punti - 49 a 40 per cenio. Stesso discorso se si mette Bush contro Bill Bradley, l'altro candidato democratico perla Casa Bianca. A giugno Bush lo batteva di 24 punti percentuali. Non c'era gira. Oggi Bush batte Bradley ili appena 5 punti - 47 a 42. Per cui la corsa si fa più competitiva Tanto piti che la mossa di Buchanan è quasi tutta a svantaggio di Bush. Ora perfino la sua nomination repubblicana, ancorché molto probabile, non è piti data per scontata. L questo perché comincia a salire la stella del senatore dell'Arizona .John McCain, un ox prigioniero di guerra in Vietnam che piace per il suo carattere forte e la sua indipendenza dal partito. Orinai e lui l'anti-Bush emerso dalle file del partito repubblicano in questa fase pie-elettorale. Le priine elezioni primarie per la scelta del candidalo si svolgeranno nel New Hampshire - uno stato crucialo per il proseguo della campagna elettorale. E li il vantaggio di Bush su McCain, lino a poche settimane la schiacciante, adesso si è considerevolmente ridotto: 39 a 27 percento. Insomma, i primi dubbi sulla statura di Bush e sulla sua invincibilità cominciano ad affiorare E per troncarli sul nascere, il governatore del Texas iia varato proprio ieri una inega campagna pubblicitaria di spot televisivi in inglese e spagnolo che lo mostrano al lavoro e «presidenziale».
Luoghi citati: Arizona, Minnesota, New Hampshire, Texas, Vietnam
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