Solo cadaveri sull'aereo in volo di Franco Pantarelli

Solo cadaveri sull'aereo in volo Un guasto al sistema di pressurizzazione uccide gli occupanti Solo cadaveri sull'aereo in volo Morto il campione di golf Payne Stewart Franco Pantarelli NEW YORK Ha volato per ore con la sola guida del pilota automatico, ha sorvolato una mezza dozzina di Stati, dalla Florida al South Dakota, e poi è andato a schiantarsi nei pressi di Mina, appunto nel South Dakota. Era un piccolo Learjet privato e a bordo c'era anche il suo proprietario, il famoso campione di Golf Payne Stewart. L'aereo era partito da Orlando, in Florida, ed era diretto nel Texas, a Dallas. Da lì Stewart contava di trasferirsi poi a Houston per partecipare all'ultimo torneo della stagione, quello che si gioca fra i trenta migliori giocatori dell'anno. L'ultimo contatto con il pilota era avvenuto quando l'aereo stava sorvolando Gainesville, nel Nord della Florida. Poi a bordo non hanno dato più segni di vita e il Learjet ha proseguito il suo volo da solo, affiancato da aerei militari che lo «scortavano», senza che i loro occupanti potessero far nulla. Che cosa sia accaduto non è chiaro. L'ipotesi è che sia venuto a mancare il sistema di pressurizzazione. Quando un aereo supera i 4.000 metri di quota, infatti, la pressurizzazio- ne è ciò che consente ai suoi occupanti di continuare a respirare normalmente. Se per qualche ragione quel sistema non funziona, loro perdono lentamente conoscenza e alla lunga muoiono. La prima idea è dunque che sia accaduto proprio questo, quando già era stato innestato il pilota automatico - sicché l'aereo ha continuato a volare «da solo», fino all'esaurimento del carburante - e che al momento dell'impatto con il terreno Payne Stewart, il primo e secondo pilota e altri due uomini non ancora identificati che erano a bordo, fossero già morti. Dopo la perdita del contatto, i controllori di volo a terra avevano dato l'allarme e un F-16 militare che stava per decollare dalla base di Tyndall, in Florida, destinato a un normale volo di addestramento, è stato inviato sulla rotta del Learjet per cercare di capire come stessero le cose. Il pilota si è avvicinato e ha riferito che dalla cabina non venivano segni di vita. Intanto l'aereo aveva proseguito il suo volo e si trovava già nel cielo della Georgia. Non c'era nulla che si potesse fare, se non «monitorarlo» da vicino. Così all'F-16 sono subentrati due F-15 dell'Air Force, decollati da Eglin, un'altra base in Florida, e dopo un po' il loro posto ò stato preso da altri due F-16, questa volta della Guardia Nazionale dell'Oklahoma. Nel frattempo della vicenda si erano impadroniti i media, che hanno cominciato a riportare ciò che stava accadendo, con aggiornamenti continui ogni pochi minuti. Ma non c'erano grandi novità da riferire. A quel punto, l'unico dubbio era su quanto sarebbe durato il carburante e su dove l'aereo avrebbe tragicamente concluso il suo volo. Il fiato sospeso con cui la vicenda è stata seguita a un certo punto ha raggiunto anche Bill Clinton, avvertito mentre era in riunione con i suoi consiglieri economici. I giornalisti della Cosa Bianca hanno tormentato il suo portavoce Joe Lockhart per conoscere l'identità degli occupanti. Lui non poteva rispondere perché la consuetudine vuole che m questi casi siano prima avvertite le famiglie quasi a prova del nervosismo che lo aveva preso ha perfino minacciato di porre bruscamente fine al «briefing» con i giornalisti. Poi, ia presenza a bordo di Payne Stewart è stata confermala proprio da sua moglie. Aveva sentito la notizia alla tv e aveva chiamato Mike Hicks, il «caddie» di Payne, sperando di vedere fugati i suoi timori. Ma Kicks ha risposto che sì, a bordo dell'aereo c'era anche il campione. Prima di cadere nel South Dakota, l'aereo ha sorvolato la Georgia, rAlahama, il Mississippi, l'Arkansas, l'Oklahoma, il Colorado e il Nebraska. Payne Stewart, 42 anni, campione di golf, tra le vittime dell'incidente, era coproprietario dell'aereo precipitato nel South Dakota

Persone citate: Bill Clinton, Joe Lockhart, Mike Hicks, Payne, Payne Stewart