I GENI DEL GENE

I GENI DEL GENE IA BANCA DI OVULI DELLE MODELLE I GENI DEL GENE Piergiorgio Oditreddi E, ili ieri la notizia che è stata aperta una banca di ovuli di modelle, che va ad affiancarsi a un'analoga banca di sperma eli geni che, se Ixmi ricordiamo, è già in funzione da alcuni anni, fra qualche tempo, se il merging delle due banche- avrà il successo che certamente si merita, il pianeta sarà popolato da esseri meravigliosi t- intelligentissimi che finora sembravano esistere (più i primi che i secondi, a dite il vero) soltanto nella realtà virtuale- dei rotocalchi t- elei media. Alla maggior parte- di noi non resterà che chiudersi in ausa e tapparsi la bocca, per la vergogna eli fare i vedere-1- sentire. Si conclude così simbolicamente t- degnamente, nel 1999, un setolo the si tra aperto, nel 1900, con l'indipendente c simultanea riscoperta, ehi parte di tre ricercatote tedeschi (Càiri Correns, Hugo de Vrics e: lini li Tschcrmak) citile- dimenticate leggi sull'ereditarietà, che padre Johannes Mendel aveva tur primo scoperto nel 1865 studiando gli effetti della riproduzione sui piselli. La sua ricerca soppiantava l'annosa e sterili- direzione inversa di studio (dei piscili sulla riproduzione), stabiliva la presenza di due tipi di caratteri ereditari distintivi (dominanti e recessivi), c enunciava le famose leggi sulla frequenza numerica di questi caratteri nelle varie generazioni. Per verificare le sue scopèrte Mendel effettuò migliaia di fecondazióni artificiali e ibridi di api c topi, che interruppe soltanto quando fu eletto abate del convento agostiniano di Altbrùnn. La sua promozione, a meno di non volerla considerare una rimozione (dal laboratorio), permette di dedurre una sostanziale accettazione di cjucsto genere di esperimenti da parte della Chiesa cattolica. Accettare infatti fecondazioni artificiali t- ibridazioni di api e topi ma non di uomini significherebbe dover stabilire i paletti dei confini dell'etica, con tutte le difficoltà implicite nell'indivisibile continuità della catena darwiniana che collega fra loro le- specie viventi. Etica a parte-, il rischio è un altro, già prefigurato tempo fa da George Bernard Shaw: che dall'incrocio di modelle e geni nascano esseri con la bellezza dei geni e l'intelligenza delle modelle. Tanto t>er gradire: che assomiglino ad Albert Einstein c parlino tome Marylin Monrot*. Per non parlare del fatto che l'unico motivo che ti viene in mente |x:i desiderare eli avere un figlio da una modella sarebbe proprio l'espletamento di quell'atto che la banca in questione rende purtroppo .superfluo.

Persone citate: Albert Einstein, Correns, Gene Piergiorgio, George Bernard Shaw, Johannes Mendel, Mendel