L'arca GAY

L'arca GAY L'omosessualità è praticata da 470 specie animali: i sorprendenti risultati di una ricerca americana L'arca GAY Isabella Lattes Coifmann LA scena si svolge in un Parco Nazionale del Sudafrica. Un leone maschio dalla folta criniera fulva Ise ne va gironzolando, forse in cerca di una femmina in calore. Non ce n'è nessuna in vista, mentre lui si sente eccitato, in vena di effusioni amorose. Ma ecco che vede un altro maschio dalla criniera bruna che sembra in preda alla sua stessa passione. I due si capiscono a volo. Il leone fulvo si avvicina a quello bruno che nel frattempo si é sdraiato al suolo, proprio nella posa che assume la femmina recettiva. E, senza tanti preliminari, lo monta. E' chiaro come il sole che si tratta di due leoni gay. E chi finora non credeva che anche i leoni avessero «il vizietto», deve arrendersi all'evidenza. Perché il fatto è documentato. Un fotografo appostato nelle immediate vicinanze ha ripreso le sequenze della scena. Ma bisogna ricordare un clamoroso precedente. Quando era ancora studentessa, negli anni settanta, Linda Wolf, ora titolare di antropologia nell'East Carolina University, studiando i macachi giapponesi in natura, ebbe modo di osservare e fotografare rapporti sessuali prolungati tra femmine lesbiche. Naturalmente rese noti i risultati delle sue osservazioni, ma nessuno le diede credito. Anche oggi, di fronte ai casi di omosessualità molti ricercatori sono riluttanti ad ammettere che si tratti di comportamenti «normali». La maggior parte ritiene che si tratti di anomalie, di errori, di forme aberranti di sessualità. E c'è sempre stato da parte di molti una sorta di ritegno a parlare di questi argomenti considerati scabrosi e scanda- losi. Ma, con l'approfondirsi delle conoscenze, la cerchia degli animali che praticano l'omosessualità si allarga a macchia d'olio. Sono soprattutto mammiferi e uccelli, ma anche invertebrati. Bongré, malgré, dobbiamo convincerci che l'omosessualità fa parte della natura. Nel variegato ventaglio dei comportamenti sessuali, c'è anche questa variazione sul tema. Non possiamo che prenderne atto. E' uscito recentemente in America un libro deflagrante come una bomba che ha scatenato furiose polemiche tra gli studiosi. S'intitola Biological Iùcuberance: Animai Homosexuality and Naturai Diversity. Traducendo alla lettera, «Esuberanza biologica: omosessualità animale e diversità naturale», a cura di Bruce Bagemihl. Per dieci anni l'Autore ha raccolto pazientemente dati documentati di incontri sessuali tra animali dello stesso sesso. E ha scoperto che l'omosessualità non é affatto una eccezione in natura. Dalle ricerche fatte finora (che riguardano soprattutto mammiferi e uccelli) risulta che sono omosessuali gli animali appartenenti a ben 470 specie. E quanti altri se ne scopriranno? Tanto per darne qualche esempio, si conoscono casi di gabbiani e di sterne (lesbiche), di manati, di pinguini, di trichechi, di leoni, di struzzi, di pipistrelli, di scimmie reso, di babbuini (gay). Il bello è che molte volte i preliminari dell'approccio omosessuale sono altrettanto elaborati quanto quelli del corteggiamento fra eterosessuali, come le esibizioni estatiche dei pinguini di Humboldt maschi o il caratteristico battito dei denti (che sembra un suono di nacchere) dei trichechi maschi. In certi casi poi gli incontri omosessuali sono preceduti da esibizioni che non hanno riscontro negli incontri eterosessuali. Così, lo struzzo maschio corteggia il suo compagno dello stesso sesso con una curiosa danza a piroetta che non si sogna di fare (lavanti a una femmina, mentre l'incontro tra due femmine di macaco reso è preceduto da uno stranissimo gioco a nascondino delle due partner che non si 6 mai visto negli incontri eterosessuali della specie. In una parte dei casi osservati e documentati Bagemihl ha notato chiari segni di affettuosità. Anche quando non si tratta di veri e propri contatti genitali diretti, si tratta tuttavia di comportamenti dalle chiare connotazioni sessuali o erotiche. Come lo strofinarsi reciproco della testa tra due leoni maschi o come il grooming e il leccaggio tra due pipistrelli vampiro. Anche balene e delfini si sfregano l'uno contro l'altro e si accarezzano reciprocamente con le pinne o a colpi di coda. Le giraffe maschio poi indugiano in prolungati attorcigliamenti dei lunghi colli che preludono alla monta vera e propria. Molte volte gli incontri omosessuali vengono scambiati per eterosessuali. Questo accade soprattutto nelle specie animali nelle quali non vi é dimorfismo sessuale, nelle quali cioè maschio e femmina si assomigliano (esternamente) come due gocce d'acqua. Così nello zoo di Edimburgo è successo che due pinguini, visti in accoppiamento e ritenuti por lungo tempo maschio e femmina, si rivelassero entrambi femmine. Mediante l'esame del DNA, Ian Nisbete Jeremy Hatch, due ricercatori dell'Università del Massachusetts, hanno scoperto che il dodici per cento dei nidi di sterna rosea sono occupati da coppie di lesbiche. Le femmine fecondano le loro uova in un incontro lampo con maschi sposati dei nidi vicini, ma poi rimangono fedeli alla loro compagna per oltre cinque anni. Certo, il fenomeno dell'omosessualità pone dei problemi. E da un punto di vista darwiniano sembra un con trosenso. Perché sprecare tempo in un rapporto con un partner dello stesso sesso, mentre si potrebbero fare figli con un rapporto eterosessuale? Nel 1993 Dean Hamnier fece la clamorosa scoperta dei «geni gay». Secondo il ricercatore non basterebbero questi geni a provocare l'omosessualità. La loro presenza la renderebbe più probabile durante quell'interazione tra geni e ambiente che condiziona qualunque tipo di comportamento. Ma se l'omosessualità ha basi genetiche e so gli omosessuali tendono ad avere meno figli degli eterosessuali, c'é da chiedersi perché la selezione naturale non abbia eliminato quei geni. Dean Hammer é dell'idea che se i geni gay sopravvivono, significa che portano qualche vantaggio significativo nell'evoluzione della specie, Fra le tante ipotesi che si fanno in proposito, c'è anche quella di linda Wolf, che scandalizza i puritani. Secondo l'antropologa, gay e lesbiche si accoppiano perché ci provano gusto, perché provano piacere. Del resto c'è una specie animale in cui omosessualità e piacere sessuale sono indissolubilmente congiunti. E' il bonobo, lo scimpanzé pigmeo, che si accoppia con qualunque suo simile, indipendentemente dal sesso o dall'età. Ma II sesso è per lui naturale, spontaneo, innocente. La sessualità rappresenta per il bonobo il mezzo più efficace per mantenere la pace e l'armonia sociale. E' ormai chiaro che l'omosessualità umana discende «per li rami». Se ne stanno convincendo le autorità. Proprio in questi giorni è stato varato anche in Italia il diseg.no di legge che considera reato la discriminazione dei gay e dei diversi in generale. Meglio tardi che mai. Nelle fotografie di Ricardo Azoury alcuni leoni si scambiano tenerezze. «Il re della foresta sai chi è? E' un leone maschio come me», diceva qualche anno fa una celebre canzone di Celentano. A mettere in discussione il machismo dei felini (ma non solo: anche pipistrelli, trichechi, struzzi hanno rapporti omosessuali) è un libro americano dal titolo Esuberanza biologica: omosessualità animale e diversità naturale. L'ha realizzato Bruce Bagemihl. raccogliendo una vasta serie di dati che coinvolgono quasi cinquecento specie. Si scopre che ci sono sterne lesbiche e babbuini gay, con buona pace di chi ha sempre pensato che il «vizietto» fosse «contro natura» E il bonobo, scimpanzé pigmeo, si accoppia con maschi e femmine Sono soprattutto mammiferi e uccelli ma non mancano gli invertebrati

Luoghi citati: Edimburgo, Italia, Massachusetts, Sudafrica