Luna Rossa affonda anche i favoriti

Luna Rossa affonda anche i favoriti Auckland, gli americani traditi dallo spinnaker. Per gli australiani l'imbarcazione di Prada è già «L'Invincibile» Luna Rossa affonda anche i favoriti Partenza sbagliata, ma poi batte Young America Giovanni Cerniti inviato a AUCKLAND Vino bianco dei colli friulani, olive nere e parmigiano. «Ma sia chiaro, qui non si festeggia niente!». E va bene, è solo cortesia, ospitalità. La Base del Team Prada finalmente si apre dopo l'ultima vittoria, ed è stata la più sofferta, contro Young America. Ora ha otto punti dopo altrettante regate. Luna Rossa l'imbattuta. O «l'invincibile», come la celebra il tg neozelandese. E da Genova Massimo D'Alema commenta: «Sono ammirato, non stupito. Sapevo che il team era molto forte». Battere la barca di Ed Bair, lo skipper del New York Yacht Club, è un altro buon segnale. E batterla così, dopo una partenza sbagliata, una rincorsa affannosa e con gli americani (pure loro!) colpiti dalla malasorte: si apre il moschettone dello spinnaker, come al Team Prada contro Paul Cayard, e Young America rallenta. Mantiene ancora il vantaggio, ma Luna Rossa trionferà. «Siamo stati fortunati», ammette il tattico Torben Grael. L'avevano detto anche l'altro giorno, dopo la vittoria contro America One. Modestia? Ripetuto che questo è solo il primo round robin, il primo assaggio, e l'onda che porta alla coppa America finirà a marzo 2000, restano le otto vittorie su otto. Mancano due regate, con gli hawaiani di Abracadabra e gli sgangherati francesi di De Defi, e non sembrano impossibili. Il calendario le aveva previste per questa notte italiana, la domenica in Nuova Zelanda. Ma la giuria («Nulla è certo nel Golfo di Hauraki») ha dovuto rinviare le ultime regate a mercoledì. La barca di Cayard, la spagnola e la svizzera, hanno bisogno di restauri e riparazioni. Anche la francese, danneggiata da un delfino saltato sulla prua. La regata, dunque, con un avvio da delusione e un finale appassionante. Young America è qui per vincere, per arrivare alla sfida finale con il Black Magic della Nuova Zelanda, per riportare la Coppa America nella sede del New York YC dov'era rimasta per ben 132 anni. E quando Ed Bair, alla partenza, manda in confusione Francesco de Angelis con un vantaggio di 8 secondi, sembra proprio una regata segnata. A bordo di Luna Rossa per la seconda volta c'è Patrizio Bertelli, sempre più Ammiraglio abbronzato, entusiasta e grintoso. Si vede che non vuol mancare quando c'è la sfida con i favoriti, con le due altre barche - lo dicono i neozelandesi del Black Magic - che si giocheranno la finale. Frase già celebre del signor Prada: «Devono imparare a conoscermi!». Lo skipper De Angelis conosce bene la sua Luna Rossa. 11 nodi di vento da Sud-Ovest, andatura di bolina, alla prima boa il distacco è di 33 secondi. Ma è qui, alla virata, che Luna Rossa esce dalla confusione e riesce a dimezzare il distacco. Si annuncia un finale come quello contro Cayard, con de Angelis che insegue, disturba, provoca l'errore di manovra. Attorno alle due barche saltano i delfini, Luna Rossa è sempre più vicina. Tredici secondi all'inizio dell'ultimo lato di poppa. Torben Grael, il tattico che annusa il vento, va a cercare anche i refoli, Luna Rossa prende la scia di Young America e attacca. E siccome «nulla è certo nel Golfo di Hauraki» ecco che va a capitate l'imprevisto anche agli americani. Si apre il moschettone e vola via lo spinnaker. «Si vede che questi moschettoni ce li passiamo di barca in barca. E' un incidente che sta capitando a tutti», dirà poi Ed Baird. Ci mette due minuti a riparare il danno, va avanti senza la vela di prua, ma Luna Rossa non riesce ancora a passare. Le due barche s'incrociano, e Baird è in testa di un niente. Altro incrocio e Luna Rossa grazie a una raffica di vento sul lato destro ce l'ha fatta. E adesso sono gli americani ad attaccare. Con la prua si avvicinano a Luna Rossa, quasi la toccano e dalle due barche si alzano la bandiera a strisce rosse e gialle. Chiedono l'intervento della giuria, per Luna Rossa è irregolare la manovra di Young America, per Baird lo è De Angelis che non lo lascia passare. Dalla giuria bandiera verde: andate avanti così, giocatevela. Luna Rossa costringe Young America alla resa, ultima strambata, ultimo cambio di rotta e arriva al traguardo con 10 secondi di vantaggio. Imbattuta. E con ottime probabilità di chiudere il primo round robin, mercoledì, a punteggio pieno. Ma come dice Bertelli qui non c'è nulla da festeggiare. Piuttosto c'è da pensare al secondo round robin, dal 6 novembre. Impressioni dopo le sfide con le due barche più quotate? «Non saprei - risponde Grael -: le condizioni di regata erano troppo diverse». Una mezza bugia. Perché è ancora presto, troppo presto, e già si è capito che sarà una sfida a tre. Luna Rossa e queste due americane. «Bisognerà vedere chi riesce ad affinarsi dello zero virgola qualcosa», dice Bertelli. E chi riesce sì che festeggerà. Le regate rimandate a mercoledì D'Alema: «Non mi stupisco Tre barche devono essere riparate So che il team italiano è forte» i*tihf) fVH» fin <2> Boa: delimita il percorso di rogata 0 ftollna: è l'andatura della barca in direzione del vento con un angolo massimo di 42 gradi dal vento apparente ® Copertura: si fa per togliere vento all'avverta rio, o per seguirne la direzione Deriva: si chiama anche pinna e ha attaccato il siluro o bulbo. Serve ad evitare sia il rovesciamento che il movimento laterale della barca Mura: è I lato delia barca investito dal vento © Randa: è la vela di poppa Skipper: è il timoniere Strambata: e il cambiamento di direzione o di mare con H vento in poppa

Luoghi citati: America, Genova, New York, Nuova Zelanda