La Stampa - Consultazione Archivio

In Argentina 24 milioni alle urne TRAMONTA LA STELLA DI MENEM In Argentina 24 milioni alle urne BUENOS AIRES. Ventiquattro milioni di argentini sono chiamati domani a eleggere il nuovo presidente e si annuncia una vittoria schiacciante del centrosinistra, la fine del potere del nuovo peronismo del presidente uscente Carlos Menem, al potere da 10 anni. I sondaggi concordano nel prevedere una vittoria del candidato della coalizione di centrosinistra «Alianza», Fernando de la Rua, 62 anni, sindaco di Buenos Aires (nella foto i suoi manifesti elettorali) dato per sicuro vincente sul rivale peronista, il governatore della Provincia di Buenos Aires, l'ex vicepresidente Eduardo Duhalde, 58 anni. L'ultima indagine «Gallup» pubblicata dal giornale «La Nacion» attribuisce a de la Rua il 44,6 per cento delle intenzioni di voto, contro il 28,2 per cento di Duhalde. Con le proiezioni del voto degli indecisi, de la Rua salirebbe al 51 per cento, contro il 34 per cento del peronista. Resta da vedere se de la Rua - padre spagnolo e madre italiana - dovrà andare al ballottaggio con Duhalde a causa della presenza del «terzo incomodo», il leader del partito Azione per la Repubblica, l'ex ministro dell'Economia Domingo Cavallo. I sondaggi attribuiscono il 10-12 per cento delle preferenze all'economista che nei primi anni '90 varò il «Piano di convertibilità» che ha agganciato il peso al dollaro americano, sconfiggendo l'inflazione, ma anche creando tensioni e disparita socioeconomiche che pesano non poco sull'eredità politica di Menem. L'articolo 96 della Costituzione del 1994 impone il secondo turno se il vincitore si attesta tra il 40 e il 45 per cento dei voti e non distacca il suo più diretto inseguitore di almeno 10 punti. Ma anche gli altri sondaggi sono concordi nell'attribuire al candidato della «Alianza» un vantaggio di 12-16 punti e la maggioranza assoluta al primo turno. lAdnKronos]